I campioni dello sport, le loro storie, i loro trionfi, le loro vittorie, ma anche le loro sconfitte e i loro fallimenti. Perché gli dèi dello sport, in fondo, sono anche un po' umani…o no? Venite a scoprirlo ogni domenica alle 16.30 a Olympia, la città dello sport, con i suoi misteri, i suoi segreti, le sue leggende.Ideato e condotto da Dario Ricci, Olympia è il programma di punta dello story-telling sportivo di Radio24, in un continuo viaggio tra la grande storia dello sport, i casi più avvincenti dell'attualità e gli scenari e i talenti futuri. Ospite fisso della trasmissione è Stefano Tirelli, il mental-coach dei campioni, docente di Tecniche Complementari Sportive all'Università Cattolica di Milano: grazie alla sua guida, gli ascoltatori di Olympia possono andare alla scoperta dei meccanismi della mente dei campioni, dei loro punti di forza e delle loro debolezze. Perché in fondo, uomini e dèi mescolano la loro natura, i loro sogni…
"Gli studi scientifici sul tema, a livello internazionale, si stanno moltiplicando e siamo in attesa di validazione. E' ovvio e corretto parlare di effetti mitigativi rispetto ai sintomi e al procedere della malattia, ma vi sono benefici derivanti anche dalla socializzazione e dell'autostima che l'atleta/paziente acquisisce attraverso lo sport in generale, e il pugilato in particolare": così a Olympia (in onda ogni domenica h1630 su Radio24) Anna Negrotti, Responsabile dell'Ambulatorio Parkinson e Malattie Extrapiramidali dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, che insieme alla Federboxe e alla Boxe Parma ha avviato il progetto "Boxing to Parkinson".
19 luglio 1996: lo sguardo fiero, il corpo tremante, l’emozione sua e del mondo che lo sta guardando tutt’attorno. Muhammad Ali, il mito del pugilato e icona del Ventesimo secolo, minato nella mente e nel fisico dal Parkinson ma mai vinto dalla malattia, accende il sacro fuoco di Olympia aprendo così i Giochi estivi di Atlanta, e consegnando così alla Storia una delle immagini simbolo dello sport moderno.
Ebbene, c’è tornata in mente quell’immagine emblematica e potente, qui a Olympia, quando tra le vie e le strade della città dello sport è cominciata a circolare la notizia di un progetto pilota, chiamato proprio “Boxing to Parkinson”, che fa della boxe - che può essere uno dei fattori di rischio rispetto alla malattia, per i pugili professionisti -, stavolta uno dei potenziali agenti mitiganti.
Ne parliamo oggi a Olympia con Pasquale Garzilli, tecnico dell’ASD Boxe Parma, Michele Guareschi, vicepresidente della società pugilistica, e la dott.ssa Anna Negrotti, Responsabile dell’Ambulatorio Parkinson e Malattie Extrapiramidali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Prima disinteresse e disincanto, poi un inatteso quanto effimero colpo di fulmine, ora una relazione solida e futuribile: mille i risvolti nel rapporto tra gli Stati Uniti e il calcio, o meglio soccer, come si dice Oltreoceano… Il sogno di ospitare i Mondiali di calcio si realizzerà infine nel 1994 come ben ci ricordiamo noi italiani, con la Coppa sfuggita solo ai rigori nella finale contro il Brasile al Rosebowl di Pasadena, e si ripeterà nel 2026, nel mondiale co-organizzato con Messico e Canada. Ne parliamo oggi con un ospite davvero speciale, che negli Anni Ottanta, partendo a vent'anni dalla cittadina pugliese di Alberona, giocò coi leggendari New York Cosmos di Pelé, Chinaglia, Neeskens: Ferdinando De Matthaeis si racconta oggi a Olympia.
22 giugno 1974, stadio di Amburgo. È il 78esimo minuto quando Jurgen Sparwasser, 26enne attaccante del Magdeburgo e della Nazionale della Germania est, batte Sepp Maier, portiere della Germania Ovest, e sigla l'uno a zero che poi sarà decisivo in quel derby mondiale tra le due Germanie, mai disputato prima, e che mai più sarà ripetuto. Quel pallone, contemporaneamente, entra dritto dritto non solo nella porta di Maier, ma anche nella grande Storia, simbolo della guerra Fredda, della contrapposizione tra sistemi politici, economici, ideologici, che resterà in piedi fino allo sgretolamento del Muro di Berlino nel 1989. E oggi qui a Olympia di quel gol e dei suoi tanti significati parliamo appunto grazie a un libro prezioso, edito da Minerva e intitolato “Sparwasser - L'eroe che tradì” scritto dal collega di Tuttosport Giovanni Tosco insieme a colui che quella storica rete, quel 22 giugno 1974 la mise a segno.
Jurgen Sparwasser e Giovanni Tosco sono oggi ospiti di Olympia, la città dello sport.
La regia della puntata è a cura di Anna Elena Riva
Riecheggiano qui a Olympia i gol e l’esultanza del compianto Totò Schillaci, che oltre a essere stato eroe delle notti magiche dei mondiali di Italia 90, fu anche nella seconda metà degli anni Novanta, uno dei grandi campioni del calcio europeo (e pure sudamericano) che migrarono in Giappone per rilanciare la passione per il calcio nel Sol Levante, ponendo le basi per un movimento che oggi è solido e presente tra le grandi realtà del football mondiale.
Ma non è mancato chi in quegli anni e ancora oggi, ha fatto il percorso inverso, dal Giappone all'Europa, e persino all'Italia, per inseguire il proprio sogno calcistico. E quella che vi raccontiamo oggi a Olympia è una storia davvero particolare, che parte da Kobe, in Giappone, per arrivare in un piccolo borgo abruzzese, Ripa Teatina, in provincia di Chieti, cittadina d'origine del padre di Rocky Marciano e dell'altro campione del mondo di boxe Rocky Mattioli, per arrivare poi tra Brescia e Milano, dove ora vive il nostro ospite di oggi. Partito da Sol Levante col sogno di divenire calciatore, in Italia Akira Yoshida ha scoperto la passione per il cobo e la propria attitudine imprenditoriale, ma soprattutto il calore e l’accoglienza di una comunità che lo ha saputo aiutare nei momenti più difficili, in un legame scandito da gol, ramen e… arrosticini!!
Due luoghi iconici e leggendari dello sport mondiale protagonisti oggi dei volumi che presentiamo in questo appuntamento speciale di Sfogliando Olympia. Alessandro Toso, con il suo Jugobasket - Tre generazioni leggendarie, edito da Bottega Errante, ci conduce alla scoperta delle radici del grande basket jugoslavo, dalle origini ai giorni nostri attraversando anche i sanguinosi anni della guerra civile che ha frantumato la Jugoslavia e anche la sua Nazionale sotto canestro. Le penne di Sergio Giunti e Gino Cervi firmano invece Milano Sport System, pubblicato da About Cities, poderoso atlante topografico e della memoria tra luoghi e personaggi dello sport milanese (e quindi italiano e globale), che guarda con interesse, curiosità e pure qualche apprensione agli ormai imminenti Giochi Olimpici Invernali di MilanoCortina2026.
Alessandro Toso e Sergio Giuntini sono ospiti della puntata odierna di Sfogliando Olympia.
Primo appuntamento natalizio dedicato ai migliori libri sportivi dell'annata. Alle grandi campionesse dello sport azzurro, capaci di spostare limiti sportivi e sociali, è dedicato "Le ragazze irresistibili - Le donne vincenti nello sport italiano", edito da Minerva scritto da Dario Ceccarelli, penna e voce d'eccellenza dello sport del Gruppo24Ore. Parleremo poi della grande boxe: è passato alla storia come la Rumble in the Jungle, la rissa nella giungla. Kinshasa, allora capitale dello Zaire, oggi Congo, 30 ottobre 1974: Muhammad Ali mette ko George Foreman all'ottava ripresa e riconquista il titolo di campione del mondo dei pesi massimi, davanti agli 80mila dello stadio Tata Raphael e soprattutto, di fronte a una platea televisiva stimata in poco meno di un miliardo di persone. Rivivremo quel match attraverso le pagine di "Giù la testa. Kinshasa, 30 ottobre 1974. Ali contro Foreman, l'alba di una rivoluzione", editore Hoepli, autore Claudio Colombo.
Dario Ceccarelli e Claudio Colombo sono oggi ospiti di Dario Ricci.
La regia della puntata è a cura di Carlo Salvatore.
"Su alcuni lavori e cantieri dei Giochi di MilanoCortina2026 siamo addirittura in anticipo sui tempi previsti; ovvio però che il grande nodo da sciogliere anche qui in Valtellina è la viabilità, per un'Olimpiade diffusa su un territorio ampio e che sarà comunque diversa da quelle che abbiamo vissuto finora": così a Olympia (in onda ogni domenica h1630 e in replica ogni sabato h2230) il sindaco di Livigno Remo Galli.
A poco più di un anno dal via dei terzi Giochi Olimpici invernali italiani (dopo quelli di Cortina 1956 e Torino2006), previsto il 6 febbraio 2026, siamo andati a visitare uno dei cuori di quest'Olimpiade, la Valtellina, che con le sue gemme, Bormio e Livigno, ospiterà le gare di alcune delle discipline più iconiche e popolari: a Bormio lo sci maschile e lo sci alpinismo (sport all'esordio olimpico e in cui la rappresentativa azzurra punta a far bottino di medaglie), a Livigno lo snowboard e il freestyle, che richiameranno migliaia di giovani praticanti e appassionati. A Olympia le voci dei protagonisti che stanno lavorando, dietro le quinte, per fare di MilanoCortina2026 un’Olimpiade unica.
La regia della puntata è a cura di Valeria Bernardi
"Stiamo lavorando da tempo e ogni giorno per farci trovare pronti, e sono certa che la Valtellina e tutta l'Italia sapranno vincere insieme la grande sfida olimpica rappresentata dai Giochi di MilanoCortina2026": così a Olympia (in onda ogni domenica h1630 e in replica ogni sabato h2230) l'assessore allo sport e al turismo di Bormio, Samanta Antonioli.
«Il passato non conta, il futuro dobbiamo costruirlo; quello che vale è solo il qui e ora, il momento presente»: così parlava Julio Velasco a Parigi, alla vigilia della prima partita di un'Olimpiade che avrebbe poi visto trionfare le azzurre della Nazionale di pallavolo da lui guidate verso un oro da leggenda. E adesso quell'oro resta, nella mente, nel cuore e nel palmares, ma si deve tornare in campo per difenderlo attraverso nuove sfide e contro avversarie che saranno ancora più agguerrite. E come sta ripartendo il movimento del volley femminile e la squadra azzurra - dopo una vittoria così eclatante? Come valorizzare quel successo sul campo e a bordocampo? Proviamo a capirlo oggi qui a Olympia dialogando con Carlotta Cambi, palleggiatrice della Nazionale e della Pallavolo Pinerolo, col presidente della Legavolley femminile Mauro Fabris e con Sandra Leoncini, consigliera della Pallavolo Scandicci.
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