I campioni dello sport, le loro storie, i loro trionfi, le loro vittorie, ma anche le loro sconfitte e i loro fallimenti. Perché gli dèi dello sport, in fondo, sono anche un po' umani…o no? Venite a scoprirlo ogni domenica alle 16.30 a Olympia, la città dello sport, con i suoi misteri, i suoi segreti, le sue leggende.Ideato e condotto da Dario Ricci, Olympia è il programma di punta dello story-telling sportivo di Radio24, in un continuo viaggio tra la grande storia dello sport, i casi più avvincenti dell'attualità e gli scenari e i talenti futuri. Ospite fisso della trasmissione è Stefano Tirelli, il mental-coach dei campioni, docente di Tecniche Complementari Sportive all'Università Cattolica di Milano: grazie alla sua guida, gli ascoltatori di Olympia possono andare alla scoperta dei meccanismi della mente dei campioni, dei loro punti di forza e delle loro debolezze. Perché in fondo, uomini e dèi mescolano la loro natura, i loro sogni…
"Su alcuni lavori e cantieri dei Giochi di MilanoCortina2026 siamo addirittura in anticipo sui tempi previsti; ovvio però che il grande nodo da sciogliere anche qui in Valtellina è la viabilità, per un'Olimpiade diffusa su un territorio ampio e che sarà comunque diversa da quelle che abbiamo vissuto finora": così a Olympia (in onda ogni domenica h1630 e in replica ogni sabato h2230) il sindaco di Livigno Remo Galli.
A poco più di un anno dal via dei terzi Giochi Olimpici invernali italiani (dopo quelli di Cortina 1956 e Torino2006), previsto il 6 febbraio 2026, siamo andati a visitare uno dei cuori di quest'Olimpiade, la Valtellina, che con le sue gemme, Bormio e Livigno, ospiterà le gare di alcune delle discipline più iconiche e popolari: a Bormio lo sci maschile e lo sci alpinismo (sport all'esordio olimpico e in cui la rappresentativa azzurra punta a far bottino di medaglie), a Livigno lo snowboard e il freestyle, che richiameranno migliaia di giovani praticanti e appassionati. A Olympia le voci dei protagonisti che stanno lavorando, dietro le quinte, per fare di MilanoCortina2026 un’Olimpiade unica.
La regia della puntata è a cura di Valeria Bernardi
"Stiamo lavorando da tempo e ogni giorno per farci trovare pronti, e sono certa che la Valtellina e tutta l'Italia sapranno vincere insieme la grande sfida olimpica rappresentata dai Giochi di MilanoCortina2026": così a Olympia (in onda ogni domenica h1630 e in replica ogni sabato h2230) l'assessore allo sport e al turismo di Bormio, Samanta Antonioli.
«Il passato non conta, il futuro dobbiamo costruirlo; quello che vale è solo il qui e ora, il momento presente»: così parlava Julio Velasco a Parigi, alla vigilia della prima partita di un'Olimpiade che avrebbe poi visto trionfare le azzurre della Nazionale di pallavolo da lui guidate verso un oro da leggenda. E adesso quell'oro resta, nella mente, nel cuore e nel palmares, ma si deve tornare in campo per difenderlo attraverso nuove sfide e contro avversarie che saranno ancora più agguerrite. E come sta ripartendo il movimento del volley femminile e la squadra azzurra - dopo una vittoria così eclatante? Come valorizzare quel successo sul campo e a bordocampo? Proviamo a capirlo oggi qui a Olympia dialogando con Carlotta Cambi, palleggiatrice della Nazionale e della Pallavolo Pinerolo, col presidente della Legavolley femminile Mauro Fabris e con Sandra Leoncini, consigliera della Pallavolo Scandicci.
Un'impresa da Titani, anzi un'impresa nata all’ombra del Monte Titano. Perché se sei l'ultima nazionale del ranking Fifa, hai disputato nella tua storia 209 partite con un record di 197 sconfitte, 10 pareggi e due vittorie, non ha mai vinto fuori casa e non hai mai segnato tre gol in una partita, ecco allora che il 3 a 1 con cui la Nazionale di San Marino ha vinto in Liechtenstein lo scorso 18 novembre non può che essere chiamata impresa. Che vale doppio, perché grazie a quella vittoria i giocatori sanmarinesi hanno anche vinto il gruppo 1 della serie D della Nations League, con 7 punti, uno in più di Gibilterra e cinque in più del Liechtenstein, conquistando così anche la promozione nella serie C della competizione. Insomma una partita e una vittoria che potrebbero cambiare la storia calcistica della piccola repubblica, circa 30mila abitanti in totale, e che vogliamo rivivere oggi a Olympia parlando coi protagonisti, anche per capire da dove nasce e a cosa porterà, questo successo. Ospiti di Dario ricci il ct di San Marino, Roberto Cevoli (nella foto), il centrocampista della Nazionale e della Virtus Acquaviva Alessandro Golinucci e il presidente della Federcalcio di San Marino Marco Tura.
Il Challenger italiano non è riuscito ad acciuffarla neanche questa volta la Auld Mug, quella Vecchia Brocca, al secolo l'America's Cup, il più prestigioso e antico trofeo della vela e dello sport moderno. Ma Luna Rossa Prada Pirelli non è certo tornata a mani vuote dalle acque di Barcellona, trionfando nelle due nuove categorie che quest’anno la manifestazione ha voluto inaugurare: quella degli Under25 e quella delle donne, per la prima volta in regata dopo oltre 150 anni di storia. E allora oggi a Olympia saliamo a bordo dell’AC40 Luna Rossa portato al trionfo dalle ragazze del team Luna Rossa Prada Pirelli. Ospiti di Dario Ricci le Veliste Alice Linussi, Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol.
Il pugilato come palestra di sport ma soprattutto di vita: questo è il ring per il nostro ospite di oggi, qui a Olympia, con cui parleremo di tanti argomenti, sopra e intorno a quel quadrato magico, e anche di alcune pagine in cui ha raccontato la sua carriera e la sua parabola personale. Classe 1979, nato a Udine ma romano d'adozione, ex campione europeo dei pesi medi e sfidante per il mondiale WBA, Emanuele Blandamura, il Sioux (così soprannominato per il suo spirito battagliero e il senso di giustizia) si racconta oggi al microfono di Dario Ricci.
Portare lo sport nei luoghi più difficili del mondo, e creare proprio attraverso lo sport occasioni di incontro, crescita e dialogo. È l'obiettivo ambizioso eppure concreto di Csi per il Mondo, appunto il progetto internazionale del Centro Sportivo Italiano, che crea quindi anche l'occasione di diventare volontario sportivo internazionale. Percorso affascinante ma che richiede ovvio preparazione e formazione. Ne parliamo oggi con il presidente del Csi Lombardia Massimo Achini (nella foto), la responsabile del progetto Csi per il Mondo Valentina Piazza, il formatore Mario Fumagalli e il volontario Francesco Testa.
Sono 106 le calciatrici professioniste da 24 paesi che hanno preso carta e penna e firmato insieme una lettera aperta indirizzata alla Fifa al suo presidente Gianni Infantino, per contestare apertamente l'accordo di sponsorizzazione con Aramco, compagnia petrolifera dell'Arabia Saudita, Paese ormai da diverse stagioni protagonista di una controversa politica di sport washing, a mascherare le note violazioni dei diritti umani e civili, in particolare nei confronti delle donne. Da qui la protesta delle calciatrici, diverse delle quali militano proprio nella serie A italiana.
Ne parliamo a Olympia con Katja Schrofennegger, portiere del Como Women, e Monica D'Ascenzo, responsabile di Alley Oop - il blog de Il Sole24Ore dedicato all'inclusività - e diversity and inclusion editor del nostro quotidiano.
Uno è fotografo, antropologo, ma soprattutto "appassionato di calcio" come ama definirsi; l'altro del football è stato addirittura campione del mondo a Spagna '82. Ma Max Verdino e Beppe Dossena amici lo sono diventati in... Ghana, quando da giovane fotoreporter Max conobbe Beppe, allora tecnico delle nazionali calcistiche ghanesi. Ne è nato un legame che ha ispirato l'ultima pubblicazione di Verdino, intitolata emblematicamente "Polvere d'oro: il calcio africano come metafora culturale", edito da Rubettino. Max Verdino e Beppe Dossena raccontano oggi a Olympia il loro Mal d'Africa e la passione per il gol di un intero continente.
"Il calcio in Africa? È parte della cultura, anzi direi che è linguaggio espressivo in tutto il Continente, in mille forme e modi. Ho provato a raccontarli con le mie fotografie e la mia penna": così a Olympia (in onda ogni domenica alle 16:30 e in replica ogni sabato alle 22:30) Max Verdino, fotoreporter e antropologo autore di "Polvere d'oro: il calcio africano come metafora culturale", edito da Rubettino.
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