Modem

RSI - Radiotelevisione svizzera

L'appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta.

  • 30 minutes 36 seconds
    Sessismo e pubblicità

    Un’iniziativa parlamentare chiedeva di vietare la pubblicità sessista in Ticino. Da una parte chi saluta una simile iniziativa e propone di intervenire anche contro soggetti razzisti, omofobi e transfobi. Dall’altra chi teme censura, costi e burocrazia supplementari e la scarsa efficacia di una misura che toccherebbe solo i manifesti pubblicitari e non altre forme di comunicazione.

    Altra divergenza, la questione se le attuali leggi su libertà di opinione, di informazione e di stampa oltre alla possibilità di rivolgersi alla Commissione Svizzera per la Lealtà, organo di autocontrollo della pubblicità, siano o non siano sufficienti a tenere sotto controllo le pubblicità incriminate. Non è poi sempre evidente definire quando la pubblicità è sessista. Per esempio, a seconda del prodotto reclamizzato, la presenza di corpi seminudi può essere ritenuta legittima.

    A Modem ne discutono:
    Lisa Boscolo, gran consigliera PS, relatrice del rapporto di minoranza a favore del divieto
    Andrea Censi, gran consigliere Lega, co-relatore del rapporto di maggioranza contro il divieto
    Alessandro Siviero, docente di marketing alla SUPSI
    Inoltre, un’intervista registrata con Philipp Kutter, presidente della Commissione Svizzera per la Lealtà

    Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.

    22 January 2025, 7:30 am
  • 30 minutes 34 seconds
    Trump, atto secondo

    All’indomani del giuramento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti, un giro d’orizzonte su quello che potrebbero riservarci i prossimi quattro anni. Per i primi due c’è una certezza; i repubblicani avranno il controllo di tutte le principali istituzioni: Casa Bianca, Camera, Senato, Corte suprema. Ma per Trump la strada potrebbe essere meno spianata di quanto si immagini. 

    Fra promesse e realpolitik, molti si aspettano che si vada verso un nuovo ordine mondiale. Qualcuno parla apertamente di postdemocrazia, con un presidente eletto sì democraticamente, ma circondato da un ristretto gruppo di oligarchi che reggerà le sorti del paese e del resto del Mondo.  

    Intervengono nella discussione:  

    ·       RAFFAELLA BARITONO – prof. di Storia e politica degli Stati Uniti, Uni Bologna  
    ·       MATTIA FERRARESI - giornalista  
    ·       ANDREW SPANNAUS – giornalista e analista  

    21 January 2025, 7:30 am
  • 28 minutes 34 seconds
    Gaza, inizia la tregua

    Sarà una tregua temporanea o un cessate il fuoco duraturo? È la domanda che da giorni ci si pone attorno alla tregua scattata ieri mattina tra Israele e Hamas e alla quale dedichiamo questa puntata di Modem.  

    Un accordo raggiunto dopo 15 mesi di conflitto durissimo, quasi 47mila morti, centinaia di migliaia di sfollati interni, una situazione umanitaria disastrosa e 97 ostaggi israeliani nelle mani dei miliziani di Hamas.  

    Perché ad una tregua ci si è arrivati solo ora, e quanto a lungo potrebbe reggere? Chi vince questa mano e chi invece esce perdente da questo accordo? Che ruolo hanno avuto i paesi stranieri in questo conflitto regionale e quale influenza potranno avere in futuro?  

    Ne parliamo con

    Michele Giorgio, collaboratore RSI da Gerusalemme

    Francesca Caferri, inviata di Repubblica a Tel Aviv

    E con una testimonianza registrata a Francesco Sacchi, capomissione Emergency nella Striscia di Gaza

    20 January 2025, 7:30 am
  • 29 minutes 55 seconds
    Dibattito: Responsabilità ambientale

    È l’unico tema in votazione federale tra pochi giorni, il 9 febbraio, l’iniziativa dei Giovani Verdi per la responsabilità ambientale. Chiede che entro dieci anni l’economia svizzera operi entro i limiti posti dalla natura, consumando risorse ed emettendo sostanze nocive solo nella misura in cui le basi naturali della vita siano conservate. Il Consiglio federale e il Parlamento vi si oppongon, dal loro punto di vista se l’iniziativa dovesse essere accettata vi saranno costi esorbitanti e vincoli eccessivi.

    Dibattito con:

    Rocco Vitale, membro di comitato dei Giovani Verdi Ticino

    Diego Baratti, presidente dei Giovani UDC Ticino e vicepresidente dei Giovani UDC Svizzera

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    17 January 2025, 7:30 am
  • 23 minutes 35 seconds
    Modem Giovani: la Svizzera e i suoi intrecci coloniali 

    Fare i conti con un passato scomodo e per lunghi anni taciuto. È questo il senso dell’esposizione intitolata “Colonialismo, intrecci globali della Svizzera” che chiuderà proprio questo finesettimana con numeri, ci hanno detto dal Museo, già da record. Si parla di almeno 50mila visitatori in più, per una mostra che ha avuto grande richiamo e sollevato – dicono i curatori – poche critiche.   

    Una mostra che, negli intendimenti, voleva offrire per la prima volta un’ampia panoramica dei molti intrecci della storia svizzera con il colonialismo ed esplorare anche il significato che l’eredità coloniale riveste per la Svizzera di oggi.  

    Di questi significati, di quanto siamo in grado di fare i conti con il passato per riflettere meglio sul presente parleremo con due ospiti

    Fabio Rossinelli, docente e ricercatore di storia contemporanea e storia coloniale svizzera alle università di Losanna, Friborgo e Ginevra  (telefono o quicklink)

    Lisa N’Pango Zanetti, storica con specializzazione in storia contemporanea oggi attiva in ambito culturale presso vari festival, tra cui il Festival cinémas d’Afrique di Losanna e il Festival del Film et Forum Internazionale sui Diritti umani di Ginevra (telefono o quicklink)

    CONDUCE AGATA GALFETTI 

    16 January 2025, 8:07 am
  • 31 minutes 4 seconds
    Amherd lascia. E ora?

    Viola Amherd ha annunciato le sue dimissioni: “Dopo oltre 30 anni di politica attiva, di cui più di 25 in una funzione esecutiva, è giunto il momento di passare il testimone!” Un annuncio inatteso benché da tempo si speculasse sul suo ritiro e che giunge a soli tre giorni dalla richiesta di sue dimissioni formulata dall’UDC.

    Con quali implicazioni sulla gestione del Dipartimento della difesa, in un momento così delicato? Con quali rischi per il suo partito d’appartenenza, il Centro? Chi potrebbe succederle in Consiglio federale?

    Temi in discussione con alcuni parlamentari ticinesi:

    Alex Farinelli, consigliere nazionale PLR

    Greta Gysin, consigliera nazionale Verdi

    Carlo Sommaruga, consigliere agli Stati PS

    Piero Marchesi, consigliere nazionale UDC

    Fabio Regazzi, consigliere agli Stati del Centro

    16 January 2025, 7:30 am
  • 30 minutes 58 seconds
    Democrazia a rischio social media

    Regole più stringenti per i vari Facebook, X, Tiktok e le altre piattaforme social online: le chiede la Commissione federale dei media per far fronte a quello che viene descritto come un “potere di mercato e di opinione” considerevole, in continuo aumento ed in grado di porre potenziali problemi alla tenuta della democrazia. La Commissione propone misure che agevolino la concorrenza e migliorino la trasparenza. Alimentano anch’esse il fresco dibattito lanciato sul piano internazionale negli scorsi giorni da Mark Zuckerberg e dalla sua decisione di eliminare, negli Stati Uniti, le attività di fact-checking e moderazione lasciando libero spazio (o quasi) alla libertà d’espressione. Ne discutiamo con:

    Philip Di Salvo, ricercatore post-doc, Università di San Gallo, si occupa di giornalismo e sorveglianza di Internet

    Marco Gambaro, professore di economia dei media, Università degli Studi di Milano

    Ludovico Camposampiero, co-responsabile informazione digitale RSI

    Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.

    15 January 2025, 7:30 am
  • 31 minutes 54 seconds
    Romania, istituzioni al collasso

    Dapprima il clamoroso annullamento delle elezioni presidenziali, poi le forti polemiche tra i partiti e ora le manifestazioni di piazza. Paese membro dell’Unione europea e della Nato, al confine con l’Ucraina, la Romania è entrata in una fase di forte instabilità politica. C’è chi aveva parlato di “dramma” e chi di “scandalo”, dopo che la sentenza della Corte Costituzionale nel dicembre scorso aveva annullato il primo turno delle presidenziali, vinte dal candidato di estrema destra Calin Georgescu. Per i giudici quelle elezioni erano state pesantemente influenzate da una campagna su TikTok, pilotata dalla Russia. Tesi ancora da confermare. Sul caso anche l’UE ha aperto una propria inchiesta, in un contesto in cui non manca chi invece chiama in causa i servizi segreti rumeni, eredi della famigerata “Securitate” che aveva terrorizzato il Paese ai tempi della dittatura di Ceausescu. Un giallo politico che ha creato parecchio malcontento nel Paese e intaccato la già scarsa fiducia della popolazione nelle proprie istituzioni politiche. Cosa succede in Romania? Quali sono le forze in campo, dentro e fuori i confini nazionali? E cosa potrebbe capitare da qui al prossimo mese di maggio, quando questo Paese dovrebbe tornare alle urne, per la ripetizione delle elezioni presidenziali?

    Interrogativi e argomenti che affronteremo con:

    Stefano Grazioli, collaboratore RSI

    Dan Octavian Cepraga, professore di lingua e letteratura rumena all’Università di Padova

    Mara Morini, docente all’Università di Genova, esperta di Europa Orientale e di Russia

    Giorgio Comai, ricercatore per l’Osservatorio del Balcani

    14 January 2025, 7:30 am
  • 30 minutes 23 seconds
    Buono. Caro. Amaro. Caffè 

    Sempre più caro e sempre più richiesto, il caffè è di nuovo al centro di grandi discussioni in questo inizio 2025. Al bar, in negozio ma anche sui mercati mondiali. Per alcuni è una materia prima povera, al cospetto di giganti come petrolio e gas. Per altri è un bene su cui speculare, dal momento che si aprono mercati interessanti come Cina e India. Per altri ancora, è una giungla in cui i piccoli produttori faticano a trovare il loro tornaconto. Sullo sfondo poi c’è parecchia preoccupazione per i cambiamenti climatici che potrebbero ostacolare il successo di questa bevanda, mentre i prezzi negli ultimi decenni non erano mai stati così alti.

    Dalle grandi manovre alla tazzina di tutti i giorni, vi proponiamo una discussione con i nostri ospiti in studio:

    ·        MAURO ILLIANO - co-curatore della Guida delle Torrefazioni d’Italia del Gambero Rosso

    ·        JEAN-CLAUDE LUVINI – fondatore di Masaba Coffee (basato a Savosa) e specialista in sviluppo economico e internazionale

    ·        MASSIMO SUTER – presidente di Gastro Ticino

    E con un’intervista registrata a MAURIZIO MAZZIERO – esperto di materie prime e co-autore del volume “Le mappe del tesoro. Geopolitica delle materie prime.”

    13 January 2025, 7:30 am
  • 30 minutes 7 seconds
    Dalla “Korean wave” alla crisi politica

    In vent’anni la Corea del Sud è riuscita a diventare una potenza culturale. Dal Nobel per la letteratura alla scrittrice Han Kang, alla valanga di serie televisive che imperversano sulle piattaforme – prime fra tutte Squid Game, che ha battuto ogni record con la sua seconda stagione: appena disponibile si è piazzata al primo posto in 94 Paesi - passando per il successo planetario dei gruppi musicali K-Pop, dei cosmetici o della cucina coreani o di colossi industriali come Samsung...

    Ma la Corea del Sud è anche un Paese precipitato nella peggiore crisi politica degli ultimi decenni, dopo il fallito tentativo del presidente Yoon Suk Yeol di imporre la legge marziale lo scorso 3 dicembre. Una crisi politica che sembra tutt’altro che prossima a una risoluzione - con il presidente sotto mandato d’arresto, ma de facto asserragliato nella sua residenza - e che rischia di appannare l’immagine mondiale della cosiddetta “Korean Wave”, l’onda coreana…

    Cosa succede, dunque, in Corea del Sud? Che conseguenze può avere l’attuale cris isull’intera regione, ma anche a livello internazionale? E il brand “Corea” è a rischio? Se è così, quali implicazioni potrebbe avere per il Paese stesso?

    Ne discutiamo a Modem con

    Giulia Pompili, esperta di Asia orientale, autrice, tra gli altri, del libro “Belli da morire – il lato oscuro del K-Pop”

    Lorenzo Lamperti, collaboratore RSI dall’Asia, direttore editoriale del sito di analisi “China Files”

    10 January 2025, 7:30 am
  • 31 minutes 29 seconds
    Artico e Groenlandia delle mie brame

    È la più grande isola al mondo e l’attualità è tornata ad occuparsene dopo che Donald Trump ha rinnovato la sua proposta di annetterla agli Stati Uniti. Sembra uno scherzo, ma l’interesse per la Groenlandia è serissimo. Le sue materie prime, a cominciare dalle terre rare, e la sua posizione geostrategica ne fanno un premio ambito per le grandi potenze. Tanto che l’Unione Europea ha già fatto sentire il suo disappunto sulle mire statunitensi riguardo a questo territorio legato alla Danimarca.

    Ma con il cambiamento climatico e la ritirata dei ghiacci gli interessi politici, militari ed economici non si limitano alla sola Groenlandia ma si estendono a tutta la zona dell’Artico. Basti pensare alle nuove rotte marittime che potrebbero rivoluzionare i commerci mondiali. Una regione dove si incrociano Stati Uniti, Unione Europea e Russia e dove cerca di far capolino anche la Cina.

    Sono ospiti di Modem:

    Angela Stefania Bergantino, professoressa di economia all’Università di Bari

    Marzio Mian, giornalista e fondatore dell’ “Artic Times Project”

    Leonardo Parigi, direttore di Osservatorio Artico

    9 January 2025, 7:30 am
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