Modem

RSI - Radiotelevisione svizzera

L'appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta.

  • 30 minutes 56 seconds
    Alpi assediate dal lupo

    Ultima in data, una settimana fa, la predazione all’Alpe di Albagno, sopra Sementina: 15 pecore morte e altre 8 disperse. La presenza del lupo nelle montagne ticinesi (e non solo) ha fatto e fa discutere anche quest’anno. Lo sconforto di alpigiani e allevatori, alcuni di loro costretti a scaricare gli Alpi in anticipo, è addirittura sfociato lo scorso agosto nel blocco simbolico del ponte provvisorio di Visletto, a Cevio, quando in valle era giunto il Consiglio di Stato.

    Il mondo agricolo denuncia una regolamentazione insufficiente dei branchi e un sostegno finanziario insufficiente nelle misure di protezione. Parla anche di un degrado del benessere degli animali (in particolare delle capre) e di un lavoro diventato oramai quasi “impossibile”. Ne discutiamo con:

    Flavia Anastasìa, allevatrice di capre e alpigiana

    Daniele Fumagalli, capo della Sezione dell’agricoltura del Canton Ticino

    Tiziano Putelli, capo dell’Ufficio della caccia e della Pesca del Canton Ticino

    Valerio Tabacchi, agricoltore di montagna e alpigiano

    Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.

    16 September 2024, 6:30 am
  • 29 minutes 48 seconds
    Capire un’LPP

    È forse il tema più complesso e difficile da comprendere mai giunto in votazione popolare: la riforma della previdenza professionale (LPP). A complicare il tutto, una battaglia di cifre in parte scorrette, o perlomeno fuorvianti.

    A Modem si affrontano quindi gli argomenti sull’abbassamento del tasso di conversione, per far fronte al cambiamento demografico. Ma anche quelli su soglia di ingresso, deduzione di coordinamento, e altre misure per aumentare la copertura pensionistica di chi lavora a tempo parziale.

    Ne parliamo con:

    Greta Gysin, consigliera nazionale dei Verdi, presidente del sindacato Transfair
    Alex Farinelli, consigliere nazionale del PLR

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    13 September 2024, 6:30 am
  • 30 minutes 9 seconds
     Cooperazione internazionale, sì ma 


    Lotta alla povertà, accesso all’acqua potabile, promozione dei diritti umani e dell’uguaglianza fra i sessi, rafforzamento delle democrazie e tante altre buone azioni: per i prossimi 4 anni la Confederazione vuole spendere 11.27 miliardi di franchi nella cooperazione internazionale. Sono 20 milioni in più rispetto al periodo 2021-2024. Ma non per tutti è una buona notizia, 

    La torta infatti andrà condivisa con i bisogni dell’Ucraina, che deve ricevere il 13% del totale, per una somma che supera gli aiuti svizzeri a tutta l’Africa a sud del Sahara. La torta si riduce. Fette più piccole andranno quindi alla nostra agenzia nazionale (Direzione sviluppo e cooperazione) e alle organizzazioni non governative svizzere che ricevono soldi da Berna per portare avanti progetti nei paesi più bisognosi. 

    Il Consiglio degli Stati –a maggioranza- dice sì a questa strategia, ma la sinistra, una parte del Centro, del PLR e le ONG non ci stanno. 

    A Modem un faccia a faccia tra due consiglieri agli Stati entrambi membri della commissione di politica estera:

    MARCO CHIESA - UDC TI

    CARLO SOMMARUGA - PS GE 

    12 September 2024, 6:30 am
  • 30 minutes 1 second
    HARRIS VS TRUMP, due Americhe a confronto

    Sono testa a testa nei sondaggi e può bastare una scivolata, una gaffe o – al contrario – una battuta azzeccata o una stoccata pungente per fare pendere l’ago della bilancia a favore di uno o dell’altro candidato. Nella notte si è svolto il primo – e potrebbe anche essere l’unico – dibattito televisivo fra la vicepresidente uscente Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump. A due mesi dalle presidenziali americane, i due candidati alla Casa Bianca si sono affrontati in diretta, su ABC a Philadelphia. Ne parliamo con:
    Andrea Vosti Corrispondente RSI negli Stati Uniti
    Mario Del Pero Professore di Storia Internazionale e storia della politica estera statunitense all’Institut d’études politiques a Sciences Po a Parigi
    Sara Bentivegna Professoressa Comunicazione politica all’Università La Sapienza di Roma

    11 September 2024, 6:30 am
  • 30 minutes 34 seconds
    Posta Quo Vadis?

    Un semaforo rosso. È questo quello che a cui ambisce una commissione del Consiglio Nazionale, che mira a bloccare le continue ristrutturazioni della Posta. In altri termini il Parlamento vuol poter dire la sua su temi come la chiusura di uffici postali o la loro trasformazione in filiali gestite da terzi. Oppure quando il Consiglio federale è pronto chiudere un occhio per quanto riguarda la puntualità nella consegna di lettere e pacchi.

    In gioco c’è il servizio pubblico che l’azienda è chiamata a rispettare, pure nelle regioni più periferiche. Anche su questo punto ci sono cambiamenti in vista, dato che con un’ordinanza il Governo permetterà alla Posta di non dover più servire 60mila cittadini che vivono in zone discoste. Materia che il Parlamento vuole ora analizzare. Se il semaforo diventerà davvero rosso, per il direttore della Posta “sarebbe una catastrofe”, l’azienda non riuscirebbe a tenere il passo della concorrenza.

    Di Posta e del suo futuro discutIamo con:

    Alex Farinelli, consigliere nazionale PLR/TI
    Lorenzo Quadri, consigliere nazionale Lega/TI e relatore in aula su questo argomento

    In un’intervista registrata, le considerazioni di Roberto Cirillo, direttore generale della Posta

    10 September 2024, 6:30 am
  • 28 minutes 44 seconds
    Paralimpiadi: quando i riflettori si spengono

    Si sono concluse con la Cerimonia allo Stade de France anche le Paralimpiadi di Parigi 2024 (per la cronaca la Svizzera ha chiuso al 14esimo posto nel medagliere con 8 ori e 21 medaglie totali). Paralimpiade forse non da record a livello di pubblico (la lotta è sempre con Londra 2012) ma sicuramente una manifestazione che segna un punto di svolta a livello di narrazione degli sport paralimpici e di retorica riguardo agli atleti e alle loro storie personali.  

    Non più visti come super umani, vincitori già per il solo fatto di andare ai Giochi, resilienti nella disabilità, un modello per tutti. No, gli sportivi paralimpici sono sportivi, sono ai Giochi per vincere, sacrificano le loro giornate per gli allenamenti e COMPETONO ai massimi livelli esattamente come i colleghi normodotati. Ma cosa succede quando si spengono i riflettori sulle Paralimpiadi? Può davvero lo sport contribuire ad aumentare la sensibilizzazione verso le problematiche e le discriminazioni di chi nella propria quotidianità vive una disabilità?

    Modem dedica la sua puntata allo sport paralimpico con tre ospiti:

    Damiano Zemp, specialista in Scienze motorie e attività fisica adattata e Commissario tecnico del Gruppo paraplegici Ticino

    Fabrizio Macchi, ex atleta paralimpico e fisioterapista

    9 September 2024, 6:30 am
  • 31 minutes 23 seconds
    La sfida della biodiversità

    È stata lanciata nel 2019 l’iniziativa che chiede una maggiore protezione e promozione della varietà biologica in Svizzera. Questa proposta ha anche un altro obiettivo, mira pure a una maggiore protezione del paesaggio e del patrimonio architettonico, tant’è vero che la sua denominazione in esteso è la seguente: “Iniziativa per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio”.  Sul piano della biodiversità, gli esperti e anche l’Ufficio federale dell’ambiente affermano che è in preoccupante declino, in Svizzera anche più che dai nostri vicini, visto l’intenso sfruttamento del territorio (montagne a parte) che caratterizza il nostro paese. Un terzo delle specie viventi in Svizzera è minacciato di estinzione mentre metà degli ambienti naturali è pure sotto pressione. Non la vedono così invece governo e la maggioranza borghese del parlamento, e neppure le principali associazioni. Per il fronte dei contrari l’iniziativa è troppo rigida e rischia di limitare in modo eccessivo l’uso del territorio. Ne discutiamo con:

    Alice Croce Mattei, avvocata, presidente di Foft-Tior (Federazione ortofrutticola ticinese)

    Anna Biscossa, agronoma, già direttrice del Centro professionale del verde di Mezzana, e membro del comitato ticinese di sostegno all’iniziativa.

    6 September 2024, 6:30 am
  • 29 minutes 23 seconds
    L’autunno ucraino

    Un esercito ucraino che avanza in terra russa, un Governo che vacilla a Kiev, un presidente russo che viaggia indisturbato in Mongolia e poi nuovi bombardamenti e morti anche lontano dal fronte.
     Facciamo il punto sulla guerra fra Russia e Ucraina con

    ·       Rosalba Castelletti – inviata di Repubblica a Mosca  

    ·       Davide Maria De Luca – collaboratore RSI a Kiev 

    Prima però ci occupiamo dei rifugiati ucraini che vivono provvisoriamente in Svizzera: il Consiglio federale ha deciso di prolungare la validità dello statuto di protezione S fino al mese di marzo del 2026, così come ha già fatto l’Unione europea. Materia per due politici in interviste registrate: 

    ·       Tamara Funiciello – consigliera nazionale PS BE 

    ·       Lorenzo Quadri – consigliere nazionale Lega TI  

    5 September 2024, 6:30 am
  • 31 minutes 3 seconds
    Democrazia diretta e il guaio delle firme

    Iniziative popolari e referendum sono i due polmoni con cui respira la democrazia diretta svizzera, due strumenti di cui il nostro Paese va particolarmente orgoglioso, e questo non soltanto nei discorsi del primo di agosto. Ora, stando a un’inchiesta del Tages Anzeiger, si viene a sapere che ci sono delle crepe alla base di questi due meccanismi istituzionali. Questo perché è emerso il sospetto che le firme necessarie per la consegna di una dozzina di iniziative popolari siano state falsificate, inserite negli appositi formulari con una serie di trucchi. Su questi casi il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto diverse inchieste per chiarire la portata di queste falsificazioni. Anche la politica è chiamata in causa, in particolare per affrontare il tema delle firme a pagamento. Una retribuzione di cui il Parlamento ha discusso anche in passato, ritenendola lecita. Ora però torna a farsi sentire la voce di chi mira a vietare queste pratiche. In gioco c’è il perno centrale della nostra democrazia, né più, né meno. Ne discuteremo con:

    Greta Gysin, consigliera nazionale dei Verdi e presidente della Commissione delle Istituzioni politiche
    Simone Gianini, consigliere nazionale del PLR
    Nenad Stojanovic, politologo e Professore all’Università di Ginevra

    E con un’intervista a Matteo Caratti, responsabile del servizio “Movimento della popolazione”, servizio che per la città di Bellinzona si occupa di controllare le firme di iniziative e referendum.

    4 September 2024, 6:30 am
  • 30 minutes 54 seconds
    La politica tedesca sbanda a destra, e anche a sinistra

    Per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale un partito di estrema destra, l’ ”Alternative für Deutschland” si trova in testa in un’elezione regionale tedesca. Un primo posto in Turingia che per poco non è stato conquistato pure in Sassonia, entrambi Länder dell’ex DDR. Successo pure per l’estrema sinistra dell’Alleanza Sarah Wagenknecht alla sua prima uscita elettorale a livello regionale. Piangono invece i partiti di governo mentre resiste la CDU, l’unione cristiano democratica

    Quali le ragioni dietro a questo voto, e poi, dopo questi risultati sarà possibile formare dei governi regionali e quali sono le implicazioni a livello federale quando l’anno prossimo si voterà per scegliere parlamento e cancelliere?

    Sul tema saranno nostri ospiti:

    Tonia Mastrobuoni, corrispondente di Repubblica, da Berlino
    Gianluca Falanga, storico e consulente scientifico del Museo della Stasi, da Berlino

    3 September 2024, 6:30 am
  • 31 minutes
    Nucleare, passato e futuro?

    Bisogna o non bisogna riammettere la costruzione di nuove centrali nucleari in Svizzera? Dopo il pressing di Udc e di parte del Plr, sfociato nell’iniziativa popolare “Stop al blackout”, è ora il Consiglio federale, con in prima fila il ministro Udc Albert Rösti, a proporre di riaprire le porte a questa discussa fonte di energia che avevamo deciso di lasciarci dietro le spalle nel 2017 in votazione popolare. Dietro quel voto c’era il grave disastro avvenuto qualche anno prima alla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, ma per Rösti oggi la situazione è radicalmente cambiata. Obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra più severi e incertezze crescenti sulla sicurezza dell’approvvigionamento energetico imporrebbero un ripensamento: imperativo sarebbe ora poter puntare su tutte le tecnologie a disposizione, non escluderne alcuna. Davvero? Ne discutiamo con:

    Giovanni Leonardi, presidente del CdA di AET, l’Azienda elettrica ticinese

    Giuseppina Togni, consulente energetico e membro di comitato dell’Agenzia svizzera per l’efficienza energetica

    2 September 2024, 6:30 am
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