"Disapprovo quello che dite, ma mi batterò fino alla morte per il vostro diritto di dirlo" E.B.Hall
Oggi noi pardesiani ci chiediamo se condividere la propria opinione sia sempre un diritto. Facciamo riferimento ai recenti atti violenti della destra radicale Americana, ma non solo. È già largamente accettato che si limiti la libertà di espressione quando questa porta all'incitamento alla violenza.
Il problema è però più ampio:
Se sono ignorante su un argomento e non faccio nulla per informarmi veramente, ho diritto a condividere il mio pensiero con gli altri e influenzarli di conseguenza?
Se, per esempio, non mi sono informato su ciò che è scientificamente provato in un vaccino, è giusto che esprima il mio dissenso online e influenzi così l'opinione degli altri?
La libera circolazione di idee è ciò che trasforma un gruppo di umani in una società. Ci troviamo però in territori nuovi e inesplorati. Le piattaforme digitali moltiplicano l'estensione, la velocità e l'impatto della voce di ognuno di noi. E l'incentivo che abbiamo quando pubblichiamo le nostre opinioni non è verso la verità ma verso la viralità.
Ognuno di noi è influenzato, ma è anche influenzatore. E il nostro cervello tende a notare di più le opinioni (ricordandole come se fossero dei fatti) che confermano le nostre paure e credenze pregresse. La conseguenza? Le notizie false si diffondono di più di quelle vere.
Come si stabilisce quando un'opinione sia da limitare?
Chi dovrebbe essere il controllore?
E chi controlla il controllore?
Vuoi aggiungere la tua domanda o risposta?
Inviaci ora il tuo audio o video qui:
https://pardesiani.it/096-opinione-dirittoLo ascolteremo durante la puntata in diretta
#Pardesiani che hanno partecipato
Francesco Inguscio (Chi Odia Paga -
https://www.chiodiapaga.it/)Federico Vitiello
Priel Korenfeld
Gennaro Fiorentino
https://pardesiani.it/Coltiviamo il Futuro con Curiosità