Senza sale, senza zuccheri, senza glutine, senza olio di palma, senza coloranti: nelle scelte alimentari i consumatori sono ormai sempre più condizionati da un'ossessione imposta dal marketing, che tuttavia non ha nulla a che vedere né con le diete né con la salute. Un condizionamento che trova terreno fertile nella disinformazione – come spiega Pietro Paganini nell'editoriale "Il ‘senza' nelle etichette fabbrica illusioni nel cibo" (da La Stampa dell' 8 maggio).
Le cattive madri che utilizzano i figli per vendicarsi dell'ex marito La sentenza della Cassazione che nei giorni scorsi ha escluso il criterio del tenore di vita dal calcolo dell'assegno di mantenimento per l'ex coniuge, ha messo fine ad una delle più gravi storture che da anni gravavano attorno alle cause di divorzio. Ma intaccare il patrimonio dell'ex marito, riducendolo in alcuni casi in condizioni al limite dell'indigenza, non è l'unico metodo punitivo utilizzato dalle ex mogli in occasione della separazione. Ci sono anche i numerosi casi di madri che per punire l'ex coniuge utilizzano i figli – come racconta Fiorenza Sarzanini nell'articolo "La vendetta distruttiva delle cattive madri" (da Io donna del 6 maggio).
In continuo aumento le conversioni di islamici al Cristianesimo Se lo scopo degli estremisti islamici è quello di convertire, tramite attentati terroristici, il maggior numero possibile di quelli che loro chiamano infedeli, i risultati non sembrano molto promettenti. Secondo il Journal of Research on Religion sarebbe infatti in crescita il numero di musulmani che si convertono al cristianesimo. Come riferisce Filippo Di Giacomo nell'articolo "Non ditelo a nessuno: aumentano gli islamici convertiti al Cristianesimo" (dal Venerdì di Repubblica del 5 maggio) il fenomeno va calcolato in "milioni di persone in tutto il mondo", compresi paesi di solida tradizione islamica come Algeria, Tunisia, Turchia e perfino Indonesia.
Movimenti secessionisti d'Europa Secondo quanto dichiarato dalla premier Nicola Sturgeon, entro il 2019 si dovrebbe tenere un referendum per chiedere l'indipendenza della Scozia dal Regno Unito. Come prevedibile, Londra ha subito risposto no. Ma quella degli scozzesi è solo uno delle tante richieste di secessione in atto da anni in Europa, e ognuna di loro presenta, dal punto di vista normativo, non poche difficoltà. Nell'articolo "Secessionisti d'Europa, non solo Scozia" (dal numero di maggio della rivista Formiche), Antonio Villafranca, responsabile del Programma Europa dell'
Ispi, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, traccia un profilo delle aspirazioni separatiste in Irlanda, Spagna e Belgio.