Radio 24 racconta ogni settimana l'Italia e il mondo attraverso il formato del reportage. Realizzati dalla redazione e dai collaboratori di Radio 24, il racconto sonoro ci porta dall'Ungheria al cuore dell'Africa, dagli ospedali alle discoteche, per parlare di persone e di passioni, di sofferenza e di speranza. Un mondo intero da raccontare attraverso le parole, i suoni e le emozioni raccolte e diffuse attraverso la radio. A partire da quest'anno dedichiamo una parte della nostra produzione a raccontare l'Europa che verrà, attraverso i reportage realizzati in collaborazione con la rete EuranetPlus. A cura di Anna Migliorati.
Trend positivo e costante per il mercato dell'audiovisivo. Dal 2017 i dati hanno il segno più: accade con la televisione, le piattaforme ma anche con il cinema, il settore che più ha sofferto negli anni della pandemia. Gli spettatori sono tornati nelle sale e - anche grazie alle iniziative del Ministero della cultura, hanno cominciato a frequentarle anche d'estate. Ne abbiamo parlato al Mia, Mercato internazionale dell'audiovisivo, con Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, Luigi Lonigro, presidente Distributori dell'Anica e Mario Lorini, presidente Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema).
Il Mercato internazionale dell'audiovisivo è stato però anche l'occasione per esplorare le nuove tendenze e i prodotti di domani. Tra i più attesi, Among Us, la serie animata basata sul videogioco. Ci ha svelato i primi particolari il creatore, Owen Dennis.
Ottobre da incubo per il settore europeo dell'auto, tra licenziamenti, fabbriche chiuse, vendite in calo. L'Europa deve fare i conti con un'innovazione tecnologica sempre più rapida, competitors internazionali sempre più agguerriti e una transizione energetica da portare avanti, con una corsa all'elettrico che si è bruscamente arrestata in paesi come la Germania dove persino tra i Verdi non cresce la fiducia nei confronti delle tecnologie sostenibili. L'Europa, dunque, deve correre ai ripari, ma come?
Per Neil Makaroff, specialista di transizione verde e mercato dei trasporti di Parigi, un problema in Europa è la burocrazia. Per Simon Schütz, portavoce dell'Associazione dell'industria automobilistica tedesca, invece, l'Unione Europea non ha pensato all'approvvigionamento di materie prime che non saremo in grado di produrre in Europa.
È passato un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa, a pochi giorni dalla laurea, dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta. La morte di Giulia ha creato un prima e dopo nella percezione della violenza di genere. "Giulia era la figlia ideale, altruista, aiutava chiunque avesse bisogno. Una figura buona che entra dentro l'anima in modo veloce. Anche per questo, probabilmente, quello che le è successo ha avuto una presa così forte sull'opinione pubblica", ci racconta il padre, Gino Cecchettin. Da novembre 2023 le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono in continuo aumento. A chiamare, oltre alle vittime, sono i genitori, gli amici, i parenti, che hanno iniziato a individuare i fattori di rischio di una relazione potenzialmente pericolosa, sottolinea Differenza Donna. Ma, nonostante la presa di coscienza, i numeri parlano chiaro: le violenze sessuali sono in aumento e i femminicidi si ripetono, uno ogni tre giorni, con vittime anche giovanissime.
Come sono stati gli ultimi 12 mesi delle produzioni televisive, cinematografiche e seriali italiane? Un anno dopo, siamo tornati al Mia, Mercato internazionale audiovisivo di Roma per fare il punto della situazione. Scoprendo ad esempio che, nell'ultima stagione, le produzioni italiane sono sempre più esportate nel mondo. E talvolta sperimentano nuovi stili di distribuzione.
Abbiamo parlato dell'argomento con Chiara Sbarigia, presidente Apa, Associazione produttori audiovisivi, Eleonora Andreatta, vicepresidente per i contenuti italiani di Netflix, Maria Pia Ammirati, direttore Rai Fiction, Damiano e Fabio D'Innocenzo, registi e sceneggiatori di Dostoevskij (Sky Atlantic).
L'Ue ha adottato in giugno il regolamento sul "ripristino della natura". Gli Stati Membri si sono impegnati a comunicare quali ecosistemi degradati sul loro territorio e nei loro mari intendono ripristinare e come. Secondo l'intesa i primi a dover essere accuditi – entro il 2030 - sono gli habitat che già ricadono nel sistema Natura2000. Sono impegni importanti, sia per il contrasto al cambiamento climatico, sia per garantire sicurezza alimentare ai cittadini europei: ambienti degradati stentano a fornire alimenti sani e abbondanti per tutti. Scienza e nuove tecnologie possono dare un sostanziale contributo sia all'analisi dei problemi che al ripristino dei territori.
La Giordania è il secondo paese al mondo per presenza di rifugiati pro capite. Su poco meno di 12 milioni di abitanti, un terzo non è di origine giordana, mentre circa metà della popolazione del regno ha origini palestinesi. Le conseguenze dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 stanno avendo ricadute inimmaginabili per la popolazione palestinese e per quella israeliana, ma gli effetti non si limitano alla sponda occidentale del Giordano. Grazie alle voci di operatori umanitari, rifugiati, esponenti della società civile, semplici cittadini e imprenditori del settore turistico, questo reportage volge lo sguardo verso quello che sta accadendo sull’altra sponda del fiume.
Nel 2006 otto ragazzi del rione Sanità di Napoli, guidati dall’allora parroco, decidono di ripulire e aprire ai turisti le catacombe di San Gennaro. “Nessuno credeva nelle potenzialità del nostro progetto” racconta Enzo Porzio uno degli otto ragazzi. Enzo oggi è a capo della cooperativa “La paranza” che gestisce il flusso continuo di turisti e i settanta lavoratori, assunti a tempo indeterminato. La dimostrazione che con la cultura si guadagna (gli ingressi alle catacombe superano i 32 milioni di euro l’anno), e si può anche cambiare il contesto sociale. Così il rione Sanità, noto fino a qualche anno fa solo per la pericolosità e la dispersione scolastica, ora è uno dei luoghi più frequentati dai turisti facendo crescere il numero di piccole attività collegate al turismo e soprattutto l’autostima di chi per anni ha vissuto sentendosi in un ghetto.
Il boom dell'estrazione illegale dell'oro in Amazzonia ed i crescenti profitti generati dall'aumento del prezzo del metallo prezioso sui mercati internazionali, hanno finito con l'attirare l'interesse di diversi gruppi criminali attivi nella regione. Tutti, o quasi, legati al narcotraffico. Dal Primeiro Comando da Capital brasiliano, la più potente organizzazione criminale attiva in Sud America, ai dissidenti delle FARC in Colombia, passando per le bande armate attive nelle miniere illegali di oro in Venezuela, l'oro illegale non fa gola solo per gli introiti generati, ma anche perché funge da perfetto sistema per il riciclaggio del denaro del narcotraffico. Una problematica crescente che, sommata al devastante impatto ambientale dell'estrazione dell'oro ed alle numerose violazioni di diritti umani registrate, si pone come una sfida per i mercati internazionali dove finisce il metallo estratto illegalmente nell'Amazzonia. In primis per l'Europa, da alcuni anni, ormai, in prima fila nella lotta ai crimini ambientali ed ai traffici illeciti connessi, come dimostra la recente entrata in vigore del Regolamento europeo sui conflict minerals.
Foto satellitare dell'Amazzonia dall'archivio della NASA
Lanciata con successo da Cape Canaveral la prima missione dell'Agenzia Spaziale Europea per la difesa planetaria. È stata denominata HERA e ha l'obiettivo di raggiungere nel 2026 il sistema di asteroidi binari noto come Didymos. Questo sistema infatti è costituito dal corpo principale Didymos e dalla sua piccola "luna" Dimorphos. Nel 2022 questo satellite è stato il primo oggetto del Sistema Solare a subire un cambiamento della sua orbita causato da un'attività umana. L'impatto della sonda Dart della Nasa su Dimorphos ha causato uno spostamento orbitale e un completo rimodellato dell'intero asteroide. Durante la missione HERA si analizzeranno tutti questi elementi di cambiamento perché potrebbe rivelarsi fondamentale essere in grado di variare la traiettoria di un asteroide qualora questo corpo roccioso fosse in rotta di collisione con la Terra. La difesa planetaria è uno degli scopi principali di tutte le agenzie spaziali. Chiara Albicocco, nostra inviata al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, ha raccolto le voci dei protagonisti di questa missione così importante.
Viaggio nella comunità ebraica di Roma, la più numerosa d'Italia, e di Milano dove cresce la preoccupazione per la situazione in Israele e l'allargamento del conflitto in Medioriente. Ma c'è anche ansia per il rigurgito di antisemitismo dovuto alla guerra a Gaza. Un'animosità che fa temere quanto è successo nell'82 con l'attentato alla Sinagoga di Roma quando fu ucciso il piccolo Stefano Gaj Taché. Una serie di interviste tra gente comune e personaggi di spicco ad un anno dal 7 ottobre per capire cosa significa essere ebrei oggi in Italia.
Mentre tutti gli occhi sono puntati sul Libano e su Gaza c'è un fronte aperto da Israele che resta poco illuminato: la Cisgiordania. Qui Israele effettua raid periodici. L'ultimo nel campo profughi di Tulkarem ha fatto 18 vittime. E quando non ci pensa l'esercito a rendere la vita difficile ai palestinesi nella Cisgiordania occupata ci pensano i coloni che dal 7 ottobre si sono moltiplicati, protetti dai ministri Smotrich e Ben Gvir.
Dal 7 ottobre 2023 sono 716 i palestinesi ad essere stati uccisi dai coloni israeliani, secondo le autorità locali. "Entrano nelle case, incendiano le auto, picchiano le persone" dice Fidaa Abuhamdiya scrittrice e attivista per i diritti delle donne palestinesi che vive a Ramallah. Il villaggio per i giovani palestinesi Sharek vicino a Kafr Ni'ma è stato più volte oggetto dei raid dei coloni israeliani. "Sono entrati e hanno rubato dei mobili. Vedi questo sparo sul vetro? Sono stati loro" racconta il direttore Adel Sabani.
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