Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno. In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi...
Oggi la stampa americana ha scritto che il prossimo segretario di Stato sarà Marco Rubio. Durante le primarie repubblicane di otto anni fa, Donald Trump aveva soprannominato Rubio “Little Marco”. Poi hanno fatto pace. Rubio è un neocon: schierato con Netanyahu, falco con i regimi come quello iraniano, venezuelano e con il Partito comunista cinese. Un po’ meno con la Russia di Vladimir Putin.
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Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account X (((Yuval David))), 12 novembre 2024; account X Senator Marco Rubio, 25 luglio 2024; account X CALL TO ACTIVISM, 12 novembre 2024; video “Rubio For Senate TV Ad: "Padres" pubblicato sul canale Youtube Marco Rubio il 26 settembre 2010; video “Protesters clash with riot police in Venezuela" pubblicato sul canale Youtube AFP News Agency il 23 febbraio 2014; video “Sen. Marco Rubio: China's Capitalism ISN’T Capitalism | #Shorts" pubblicato sul canale Youtube The Heritage Foundation il 30 marzo 2022.
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All’ex ministro degli esteri della Repubblica islamica Zarif non è sfuggito che Donald Trump ha preso un mucchio di voti tra i musulmani americani, e alla fine della scorsa settimana è sembrato appellarsi al neo presidente con un’apertura che è stata letta come una proposta a collaborare. Una stranezza, all’apparenza, dato che in tempi più normali l’Iran considerava il prossimo presidente degli Stati Uniti l’arci nemico e considerando che venerdì sera, il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato di aver messo sotto accusa tre iraniani coinvolti nel complotto ordito dai pasdaran per assassinare Trump. Eppure l’apertura di Zarif, che oggi non ricopre incarichi di peso ma non è un nome qualunque della politica iraniana, c’è stata e significa che ora vale tutto. Anche l’ipotesi di un patto proprio con l’arci nemico.
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Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Iranian Foreign Minister Javad Zarif: Trump's "bully" behavior will prompt backlash" pubblicato sul canale Youtube Face the Nation il 30 settembre 2018; video “DOJ charges three in Iranian plot to kill Donald Trump" pubblicato sul canale Youtube CNN il 8 novembre 2024; video “Qasem Soleimani funeral - Huge crowds as daughter threatens US" pubblicato sul canale Youtube The Sun il 6 gennaio 2020; video “Iran Soleimani death: Iran's Supreme Leader weeps at the funeral of Qassem Soleimani" pubblicato sul canale Youtube Evening Standard il 6 gennaio 2020; account X Mehdi Hasan, 24 ottobre 2024; video “Iran's FM Mohammad Zarif: 'The US is addicted to sanctions' l Talk to Al Jazeera" pubblicato sul canale Youtube Al Jazeera English il 7 ottobre 2017; video “Moderate Iranian presidential candidate Masoud Pezeshkian holds biggest campaign meeting in Tehran" pubblicato sul canale Youtube AP Archive il 25 giugno 2024.
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L’esecutivo tedesco era chiamato “il semaforo” perché composto dai rossi del Partito socialdemocratico tedesco, l’Spd, dai gialli del Partito liberaldemocratico e dai Verdi. Un governo basato su equilibri sottili che il cancelliere Scholz non è riuscito a tenere insieme. La prova di forza finale è stata quella del ministro delle Finanze Christian Lindner, che ha fatto cadere il governo della Germania il 6 novembre, mentre gli occhi del mondo erano tutti sulla vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti.
Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Bruch der Ampelkoalition: Statement von Robert Habeck und Annalena Baerbock (B'90/Grüne) | 06.11.24" pubblicato sul canale Youtube phoenix il 7 novembre 2024; video “Crisi di Governo in Germania, Scholz: "Ho licenziato il Ministro delle Finanze" - SOTTOTITOLI" pubblicato sul canale Youtube Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 7 novembre 2024; video “German police accused of 'Greta Thunberg photoshoot' during coal mine demonstration" pubblicato sul canale Youtube The Telegraph il 19 gennaio 2023; video “Kanzler entlässt Finanzminister: Pressestatement von Christian Lindner | 07.11.24" pubblicato sul canale Youtube phoenix il 6 novembre 2024; video “Bruch der Ampelkoalition: Statement von Bundespräsident Frank-Walter Steinmeier | 07.11.24" pubblicato sul canale Youtube phoenix il 7 novembre 2024.
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Da un ruolo con (relativamente) poche responsabilità, scelta anche per bilanciare l’uomo bianco e anziano Joe Biden nel 2020, Kamala Harris è diventata di colpo l’unico argine possibile all’estremismo della nuova destra americana. E non ce l’ha fatta. Dopo qualche tentennamento, Harris ha provato a distinguersi dal suo predecessore, lo ha invitato a farsi da parte, a stare a casa, a non partecipare ai comizi e a non intervenire nella campagna. Ma alla fine le elezioni sono state comunque anche un referendum – perso – sull’Amministrazione Biden, che ora rischia di passare alla storia come una parentesi in mezzo a due mandati di Trump.
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Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Biden announces Kamala Harris as running mate" pubblicato sul canale Youtube WBIR Channel 10 l'11 agosto 2020; video “'I don't think he knows what he said' | Trump mocks Biden's response" pubblicato sul canale Youtube CBS 8 San Diego il 28 giugno 2024; account Instagram newsweek, 6 novembre 2024; video “Kamala Harris speaks for first time since Biden announced he's ending reelection bid" pubblicato sul canale Youtube Face the Nation il 22 luglio 2024; video “Kamala Harris says she is ‘not Biden’ in debate with Trump | VOANews" pubblicato sul canale Youtube Voice of America l'11 settembre 2024; video “Footage of Biden’s disputed ‘garbage’ comment" pubblicato sul canale Youtube Washington Post il 30 ottobre 2024; video “FULL SPEECH: Kamala Harris concession speech" pubblicato sul canale Youtube FOX 5 New York il 6 novembre 2024.
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Ieri sera il primo ministro israeliano ha licenziato il suo ministro della Difesa, il generale Yoav Gallant, che era diventato un nemico politico interno. Gallant fa parte dello stesso partito di Benjamin Netanyahu, il Likud. Non è un moderato, è un falco. Ma era rimasto l’unico, nel gabinetto di guerra e di governo, a dire dei “no” a Netanyahu. E insieme ai vertici degli apparati di sicurezza voleva liberare gli ostaggi con un accordo. I giornalisti di Haaretz riportano che, secondo una fonte nel Likud, Netanyahu avrebbe in serbo di licenziare anche il vertice delle Forze armate, il generale Herzi Halevi, e il capo dei servizi segreti interni Ronen Bar. Sarebbe una resa dei conti interna. Dall’altra parte dell’oceano Donald Trump ha vinto le elezioni dopo aver detto che i nemici interni, compresi alcuni parlamentari democratici, sono più pericolosi dei dittatori stranieri, e che contro di loro bisogna schierare la Guardia nazionale e se necessario anche l’esercito. E che una volta tornato alla Casa Bianca non avrebbe più tollerato quelli che gli dicono dei “no” nel suo staff.
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Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account X Benjamin Netanyahu - בנימין נתניהו, 5 novembre 2024; video “'This is not the time to be squeamish’: Adam Schiff reacts to Trump’s ‘enemy from within’ rhetoric" pubblicato sul canale Youtube MSNBC il 22 ottobre 2024; video “Donald Trump: 'The enemy within' should be handled by the military" pubblicato sul canale Youtube Guardian News il 15 ottobre 2024; video "Gallant Fired Live | Israelis Protest Against Netanyahu After Gallant Sacked In Tel Aviv Live |N18G" sul canale Youtube CNN-News18 il 5 novembre 2024; account X יואב גלנט - Yoav Gallant, 5 novembre 2024; video “Cabinet approves Ronen Bar as new Head of Shin Bet" pubblicato sul canale Youtube ILTV Israel News il 12 ottobre 2021.
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Cleta Mitchell è il nuovo volto del negazionismo elettorale americano. Ha fondato il “Network per l’integrità delle elezioni”, una rete di volontari sparsa per tutto il Paese che da quattro anni porta avanti un piano ben congegnato in preparazione del voto di oggi. Un progetto molto più efficace – secondo gli esperti – di quanto non fosse la mossa disperata di assaltare il Campidoglio per provare a impedire al Parlamento di validare la vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020. Ma non meno pericoloso per la democrazia americana. Il movimento del negazionismo elettorale ha già vinto una battaglia importante questa estate e può mettere in crisi lo spoglio delle schede che comincerà stanotte.
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Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Cleta Mitchell Analyzes Existing Threats to the 2024 Elections" pubblicato sul canale Youtube Tony Perkins il 6 agosto 2024; video “New footage reveals how violent Capitol rioters overwhelmed police on January 6" pubblicato sul canale Youtube The Telegraph il 10 giugno 2022; video “PLC2022: Cleta Mitchell" pubblicato sul canale Youtube LeadershipPA il 4 aprile 2022; estratto della puntata "The Army of Election Officials Ready To Reject The Vote" del podcast The Daily del The New York Times pubblicato su Spotify l'1 novembre 2024.
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Il consiglio comunale di Hamtramck, in Michigan, è composto tutto da cittadini musulmani. Il sindaco si chiama Amir Ghalib, ha 43 anni, è nato in Yemen e ha appena fatto il suo endorsement a Donald Trump. In questa scelta c’entra Gaza, ma anche la “famiglia tradizionale”. Il Michigan è uno degli stati con più musulmani degli Stati Uniti ed è uno di quelli considerati cruciali per determinare la vittoria alle presidenziali di domani. Molti cittadini arabi e musulmani del Michigan in passato hanno votato per i democratici, ma ora c’è chi ha intenzione di rimanere a casa, chi di annullare la scheda e chi di votare direttamente per Trump.
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Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account X George, 26 ottobre 2024; account X Yashar Ali, 27 ottobre 2024; video “Muslims of Hamtramck, Michigan" pubblicato sul canale Youtube Religion & Ethics NewsWeekly l'8 febbraio 2016; video “Democratic Muslim Mayor Amer Ghalib of Hamtramck, Michigan Endorses President Trump!" pubblicato sul canale Youtube Donald J Trump il 18 ottobre 2024; account X Mehdi Hasan, 24 ottobre 2024.
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L'ultima delle puntate di Stories realizzate dall'ospedale di Medici Senza Frontiere ad Amman, in Giordania, inizia con un paziente diverso dagli altri. Un paziente di cui non ci è dato conoscere il nome perché un combattente. Viene da Taizz, nel sud dello Yemen, dove si è arruolato da ragazzino e ha combattuto come soldato dell’esercito regolare, contro gli Houthi di Ansar Allah. Ha 25 anni ma è già in pensione, perché gli hanno sparato e non può più fare il suo mestiere. Nell'ospedale di Amman gli capita di incrociare pazienti della fazione opposta, Houthi, ma con loro si limita a scambiare uno sguardo in cagnesco. Le regole sono chiare: la politica resta fuori dall'ospedale, così come le vendette per i morti delle guerre. Qui ci sono medici e psicologi determinati ad occuparsi di chi resta, di chi vive e vuole vivere, seguendo i principi che guidano tutti i progetti di Medici Senza Frontiere nel mondo: imparzialità, indipendenza, neutralità e umanità.
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Si avvicina l’inverno e, come in vista di ogni inverno, le bombe russe provano a lasciare gli ucraini al freddo e al buio prendendo di mira le centrali elettriche del paese. Ma rispetto a questo periodo dell’anno nel 2022 e nel 2023 c’è una novità: il Cremlino sarebbe disposto a smettere di bombardare le centrali energetiche se Kyiv smette di lanciare i suoi droni “made in Ukraine” contro le raffinerie della Russia. L’accordo realizzerebbe la prima de escalation nella guerra da quando è cominciata l’invasione su larga scala a febbraio del 2022.
Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account X Tymofiy Mylovanov, 26 ottobre 2024; account X OSINT Aggregator, 2 settembre 2024; account X Tymofiy Mylovanov, 31 maggio 2024; account X Jimmy Rushton, 1 settembre 2024; account X Jimmy Rushton, 25 marzo 2024.
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“Tua mamma va spesso in chiesa. Questa sera ha fatto le lasagne e indossa un bel vestito giallo”, questa è la telefonata anonima che ha ricevuto uno scrutatore dell’Arizona, una delle persone che il 5 novembre dovranno contare le schede elettorali delle presidenziali americane. In sei stati americani alcuni scrutatori hanno ricevuto strani pacchi spediti da sconosciuti, i cani di alcuni scrutatori sono stati avvelenati — l’Fbi sta indagando. Donald Trump ha già detto che se Harris vince sarà perché ha barato, istillando un clima di sfiducia nel processo elettorale. Secondo le autorità americane, le minacce alla sicurezza di chi fa funzionare il voto non sono mai state così tante.
Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “More U.S. election workers quitting over threats, harassment since 2020 election" pubblicato sul canale Youtube CBS News il 13 luglio 2022; video “President Trump says he's being cheated, says Dems are trying to steal election" pubblicato sul canale Youtube WGN News il 6 novembre 2020; video “Trump says his focus is ensuring Democrats 'don't cheat,' not voter turnout — echoing efforts to undermine election" pubblicato sul sito NBC News il 21 agosto 2024; video “Election workers face growing security threats" pubblicato sul canale Youtube NBC News il 5 aprile 2024; video “Poll worker assaulted at early voting site in San Antonio" pubblicato sul canale Youtube KENS 5: Your San Antonio News Source il 25 ottobre 2024; video “ABC News Presidential Debate: Harris and Trump meet in Philadelphia" pubblicato sul canale Youtube ABC News l'11 settembre 2024.
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58 anni, spigliato e telegenico, Qin Gang era un astro della politica cinese: protetto del presidente Xi Jinping, è diventato ambasciatore negli Stati Uniti e poi ministro degli Esteri, il più giovane nella storia della Repubblica popolare. Ma all’improvviso è scomparso, insieme alla giornalista trentenne inviata di guerra Fu Xiaotian.
Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Phoenix TV Fu Xiaotian interviews Israel IDF spokesperson: which side is justice on?" pubblicato sul canale Youtube Talk With World Leaders il 25 maggio 2021; video “【鳳凰衛視】風雲對話:曉田帶您聚焦意大利大選20170305" pubblicato sul canale Youtube Talk With World Leaders il 4 novembre 2020; video “Chinese ambassador says condemning Russia for Ukraine invasion "doesn't solve the problem" pubblicato sul canale Youtube Face the Nation il 20 marzo 2022; video “专访开国大将罗瑞卿之子:习近平没有第三条路" pubblicato sul canale Youtube 美国之音中文网 il 10 marzo 2016; video “Chinese FM Qin Gang Dead Or Detained? Watch What China Said On Its Missing Minister" pubblicato sul canale Youtube Hindustan Times il 24 luglio 2023.
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