Cronache dei '90

storielibere.fm

di Stefano Borghi

  • 1 hour 11 minutes
    Ep. 14 | Didier Drogba, la profezia del leone
    Un leone, fiero e rampante, ma con la testa girata, lo sguardo rivolto all'indietro e fra le mani un pastorale. Il più maestoso predatore della terra, simbolo di forza e ferocia, che si staglia minaccioso pronto ad aggredire la sua futura preda, ma allo stesso tempo si volta per controllare il suo territorio, e ricordare le proprie radici. E in più, brandisce un simbolo di guida spirituale. Questo leone campeggia dal 1953 al centro dello stemma del Chelsea Football Club, ma è anche l'immagine perfetta per raccontare il personaggio che nella storia più recente del club londinese ha avuto un ruolo centrale, guidando sul campo a suon di zampate l'imposizione dei Blues ai vertici del calcio mondiale. E al tempo stesso non ha mai dimenticato la sue radici, laggiù in Costa d'Avorio, dove non è riuscito a vincere ma è stato ancora più determinante.

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    5 October 2021, 5:30 am
  • 1 hour 11 minutes
    Ep. 13 | Il senso di David Beckham per il calcio
    L'icona pop per eccellenza del calcio mondiale, lo Spice Boy, il giocatore che ha vinto tutto, almeno a livello di club, con i suoi compagni della Class of '92 del Manchester United, ma che viene ricordato spesso per la sua immagine glamour, elegante e patinata fuori dal campo, più che per le gesta tecniche sul rettangolo verde. Cosa c'entra allora una figura come quella di David Joseph Robert Beckham da Leytonstone nella galleria di personaggi fuori dagli schemi, raccontata nella seconda stagione di Cronache dei '90? C'entra eccome, ci dicono Stefano Borghi e Billy Costacurta, perché serve uscire dagli schemi per andare oltre lo stereotipo in cui Beckham è rimasto intrappolato, e restituirgli la sua primaria dimensione: quella di un profondo innamorato del gioco del football, e di un serissimo professionista capace di diventare, col lavoro e la dedizione più ancora che col talento, un grande campione.

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    6 August 2021, 5:30 am
  • 1 hour 11 minutes
    Ep. 12 | Non sono un uomo, sono Cantona
    La leggenda racconta che è nato e cresciuto in una grotta, le cronache sportive conservano echi di gol memorabili e vittorie leggendarie, ma Eric Cantona viene ricordato anche, e soprattutto, per le sue continue e ripetute intemperanze, come il celebre Kung-Fu Kick con cui, quando era al Manchester United, colpì un tifoso avversario che lo insultava dagli spalti. Ritratto fuori dagli schemi di una delle personalità più affascinanti e complesse del calcio degli anni '90, figura shakespeariana se ce n'è stata una nel mondo dello sport, dagli inizi a Marsiglia alla conquista d'Inghilterra, fino al ricco e sorprendente post-carriera in cui ha vestito i panni di attore, regista, produttore cinematografico, e sgangherato leader politico. Sempre e comunque fedele ai suoi valori e alla sua peculiare visione del mondo.

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    26 April 2021, 5:30 am
  • 1 hour 17 minutes
    Ep. 11 | Ruud Gullit, l'icona del campione
    Da Amsterdam a Londra, passando per la fondamentale tappa milanese, la parabola del tulipano nero, il gigante buono con le treccine, l'allegro e scanzonato Bob Marley del pallone che, a cavallo degli anni 80 e 90, ha vinto tutto e lanciato il calcio verso l'era globale. L'uomo che ha dedicato il suo pallone d'oro a Mandela e alla lotta al razzismo, proprio mentre stava diventando il primo straordinario prodotto di marketing dell'industria calcistica, ci lascia ancora oggi di fronte a un quesito irrisolto: più libero o più regista? Ovvero: personaggio genuinamente autentico, o professionista abilissimo anche nella capacità di vendere il proprio personaggio?

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    19 November 2020, 6:30 am
  • 1 hour 13 minutes
    Ep. 10 | Romario, il gol è una bugia
    di Stefano Borghi

    “Durante il gioco lui è menzogna che cammina. I movimenti lenti sono la corda di un arco che si tende per scoccare una freccia inattesa, improvvisa e letale. Perciò è bene non credere ai suoi occhi, al suo corpo o ai suoi piedi. Tutta una bugia. Vive mandando messaggi falsi, dando informazioni sbagliate e svelando la verità solo all'ultimo istante. Inutile aggiungere che questa verità di solito scuote la rete”. Immagini e parole di Jorge Valdano, da cui parte il nostro racconto di uno dei più grandi attaccanti del calcio moderno, e della sua parabola dalla favela di Jacarezinho al Senato della Repubblica Brasiliana. Benvenuti nella storia di Romario de Souza Faria, un giocatore che in tutta la sua carriera ha avuto una sola entità cui rendere conto: non una maglia, ma il gol.

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    27 February 2020, 11:10 pm
  • 1 hour 13 minutes
    Ep. 09 | Zinedine Zidane, il Saladino alla corte di Francia
    di Stefano Borghi

    La storia di Zinedine Yazid Zidane, l'uomo che nel calcio visse due volte, o forse tre. Splendido e aristocratico come un re francese, nelle sue movenze e nelle sue veroniche, ma spietato e figlio della terra come un guerriero berbero, come dimostrano i tanti "colpi di testa" che hanno costellato la sua magnifica carriera. Dall'infanzia sulle strade delle difficili periferie di Marsiglia ai folgoranti esordi nel campionatro francese, dagli anni di Torino al trionfo di Francia '98, quando diventa simbolo di una Nazionale capce di riunire le tante anime di un Paese periodicamente attraversato da tensioni etniche e razziali. E poi gli anni di Madrid, dove si consacra definitivamente come uno dei più grandi di sempre, prima sul campo, e poi in panchina, nella sua seconda e ora terza vita, quella di allenatore. Un personaggio affascinante e complesso come un moderno Saladino, il leggendario condottiero del XII Secolo: un arabo errante, signore in terre lontane dalla sua, attaccato fermamente alle proprie radici ma apertissimo a influenze e mescolanze utili alla sua evoluzione.

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    5 February 2020, 11:10 pm
  • 1 hour 12 minutes
    Ep. 08 | Daniele De Rossi, il secondo figlio
    di Stefano Borghi

    26 Maggio 2018: 6.417 giorni, 616 partite e 63 gol dopo il suo debutto, Daniele De Rossi dice addio alla Roma. Con una decisione sofferta perché imposta da altri, si toglie per l’ultima volta la maglia gialla e rossa che è diventata davvero una seconda pelle, e prende la via del mare, quel mare che da piccolo osservava mentre tirava i primi calci a un pallone sul litorale di Ostia. Cronache dei '90 ripercorre la storia di un campione che, per amore di una maglia, di una città, e dei suoi tifosi, ha vinto forse meno di quanto avrebbe potuto e meritato. L’avventura di una bandiera che ha scelto di vivere all’ombra di un vessillo ancora più scintillante e amato, Francesco Totti. L’epopea di un Capitan futuro che, nell’impossibilità di diventare Capitan presente, ha accettato di diventare capitano di ventura, come quei figli cadetti delle famiglie nobili che un tempo si avviavano alla professione delle armi perché penalizzati nella linea di successione.

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    19 December 2019, 11:10 pm
  • 3 minutes 13 seconds
    Trailer | Cronache dei '90, seconda stagione
    di Stefano Borghi

    Descrizione: La seconda stagione del podcast dedicato al mondo del calcio, a partite e giocatori memorabili. Questa volta, Stefano Borghi avrà accanto un ospite fisso, Billy Costacurta, per raccontare fuoriclasse del calcio che nei 90 minuti di una partita si sono giocati la vita e il loro destino.

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    18 November 2019, 11:10 pm
  • 1 hour 3 minutes
    Ep. 07 | Paul Gascoigne, il doppio

    di Stefano Borghi


    L’ascesa e le tante cadute di un campione che è stato uno dei più grandi talenti naturali nella storia del football britannico, ma anche un personaggio tormentato, in perenne equilibrio tra un’esuberanza incontenibile e il richiamo di oscuri fantasmi che l’hanno inseguito e perseguitato fin dagli anni dell’infanzia. Un campione capace di esaltare il mondo del pallone con il suo genio calcistico e le sue trovate istrioniche, e di farlo disperare con i suoi vizi e i suoi atteggiamenti deprecabili, in campo e fuori. La storia di un fuoriclasse decisamente fuori dagli schemi, e del suo inseprabile Doppio: Paul John Gascoigne e Gazza, il Dr. Jekyll e Mr Hyde del calcio mondiale.

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    18 November 2019, 11:10 pm
  • 47 minutes 20 seconds
    Ep. 06 | Germania - Danimarca, 1992
    di Stefano Borghi

    Europa, anno 1992. Un periodo di cambiamenti epocali per il Vecchio Continente: i muri sono caduti, l'Europa non è mai stata così unita, almeno nei suoi centri più in vista. Con un'unica, tragica eccezione: l'area balcanica, travolta da una guerra fratricida tra popoli nati dalla stessa terra ma divisi da miriadi di rancori che solo il Maresciallo Tito era riuscito a sopire. Succedono cose aberranti, in Jugoslavia. Il mondo guarda impotente, ma prova a prendere provvedimenti, anche nello sport: in maggio, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la risoluzione 757, che tra le altre cose vieta a qualsiasi rappresentativa jugoslava di partecipare a competizioni sportive internazionali. La Nazionale di calcio viene così estromessa dal Campionato Europeo in programma in Svezia, e al suo posto, a 2 settimane dal via, viene richiamata la Danimarca, che tutto si aspettava tranne che di dover partecipare alla festa del calcio continentale. E' l'inizio di una favola incredibile, che porta il più improbabile gruppo di giocatori, guidati dal meno accreditato degli allenatori, a raggiungere un risultato impensabile. Una favola che per uno dei protagonisti in particolare, Kim Vilfort, ha avuto la più grande, profonda e drammatica delle ambivalenze.

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    27 February 2019, 11:10 pm
  • 31 minutes 36 seconds
    Ep. 05 | Flamengo - Fluminense, 1995
    di Stefano Borghi

    Brasile, terra di contrasti e dualismi. Anche nel calcio, è tutto uno scontro fra opposti. E il dualismo per eccellenza è quello di una faida familiare che è diventata cittadina e poi si è fatta conoscere da tutto il pianeta: quello che contrappone il Fluminense e il figlio che non avrebbe mai voluto generare, il Flamengo. Uno scontro talmente sentito e radicato che per descriverlo è stato coniato un neologismo, un acronimo che le lega indissolubilmente: FlaFlu. Tutto è FlaFlu a Rio, il resto è paesaggio. E quella volta, il 25 giugno 1995, quel FlaFlu, con le due squadre guidate da Romario e Renato Gaucho, valeva veramente tutto: in palio c'era infatti il titolo del Cariocao, il Campionato dello stato di Rio, e l'illusione di poter definitvamente conquistare la capricciosa regina che Flamengo e Fluminense da sempre e per sempre si contendono: Rio de Janeiro.

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    29 January 2019, 11:10 pm
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