Giovani talenti

Decine di migliaia di giovani lasciano ogni anno l’Italia. Si tratta molto spesso di laureati, appartenenti a tutte le categorie professionali. Provenienti dal Nord e dal Sud del Paese. E’ un’emigrazione di élite, lontana anni luce da quella degli inizi del XX° secolo. “Giovani Talenti” porta in radio per la prima volta le loro storie: il faticoso percorso lavorativo in Italia, l’occasione all’estero e l’espatrio. Le difficoltà da superare oltreconfine, fino all’affermazione finale. La trasmissione punta a rispondere alla domanda fondamentale: perché se ne vanno? E cosa dovrebbe cambiare in Italia, affinché restino... o tornino?

  • Trasmissione del 01 luglio 2017
    1 July 2017, 12:01 pm
  • L'Italiana "En Marche"
    "La mia vita non é perfetta, ma in Francia a 25 anni ho avuto la possibilità di diventare adulta (lavoratrice, mamma, proprietaria di una casa): quando vedo i miei amici in Italia sono tutti precari, non fanno figli perché non possono permetterselo economicamente, a livello professionale fanno fatica ad evolvere e a crescere. Io penso che un sacco di gente se ne vada dall'Italia perché é normale che a 30 anni si abbia voglia di sentirsi delle donne e degli uomini e non dei ragazzini, figli di mammà!": così si presentava solo pochi anni fa a "Giovani Talenti" Caterina Avanza, oggi 36enne responsabile dei processi partecipativi del movimento En Marche, del neopresidente francese Emmanuel Macron.
    La storia di Caterina prende le mosse con l'iscrizione al liceo linguistico: determinante sarà per lei l'anno di scambio scolastico a Parigi. Ne rimane talmente soddisfatta, che decide di diplomarsi Oltralpe.
    Dopo il diploma Caterina torna in Italia, per iscriversi a Scienze Politiche: al temine del percorso universitario parte per uno stage in una Ong in Perù. Al ritorno capisce che di opportunità nella Penisola -purtroppo- per lei non ce ne sono. Per questo risalpa nuovamente in direzione della Francia, per iniziare un Master in Diritto Europeo alla Sorbona. Concluso il quale inizia un lavoro presso uno studio di consulenza. Contemporaneamente, avvia un progetto di impresa sociale, prima di passare all'Ifop, importante centro di studi d'opinione francese. La nascita del progetto En Marche di Emmanuel Macron rappresenta per lei l'ispirazione politica che cercava. Invia un curriculum e viene presa, assistendo in prima persona alla storica vittoria delle elezioni presidenziali.
    Ospite della puntata è Maria Chiara Prodi, consigliere presso il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero. Con lei tracciamo un profilo dei connazionali residenti a Parigi, e raccontiamo le ultime iniziative del CGIE.

    Nella rubrica " Expats " spazio al progetto fotografico di Max Cavallari, che ha realizzato la mostra "(Di)Stanze", per raccontare le nuove famiglie italiane "geograficamente allargate". Con i genitori in Italia. E i figli all'estero.

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    17 June 2017, 12:11 pm
  • Un Italiano a Taiwan
    "Al momento risiedo a Taiwan, dove lavoro come presentatore televisivo, professore universitario, interprete simultaneo e scrittore": si presenta così a "Giovani Talenti" Riccardo Moratto, 31 anni, approdato con grande successo in Estremo Oriente. Dopo gli studi universitari nella Penisola, dove Riccardo approccia la lingua e la cultura cinesi, arriva la svolta. E' l'anno 2008: ottiene una borsa di studio al National Science Council di Taiwan. L'anno sucessivo la tappa è cinese, con un'altra borsa di studio. Infine, nel 2010, la ripartenza -ancora per Taiwan- stavolta con un dottorato. E' solo la prima tappa di un'avventura, che porterà Riccardo a insegnare nelle università di Taiwan, svolgere lavoro di interpretariato ad alto livello, pubblicare libri, e diventare un noto presentatore televisivo. Ospite della puntata è Sabrina Ardizzoni, docente di lingua e cultura cinese presso l'università di Bologna. Con lei esploriamo le opportunità di studio e lavoro in Estremo Oriente, per giovani interessati a fare carriera in quell'area geografica.

    Nella rubrica "Expats" spazio al blog "Vivere all'Estero", con il quale il team di Bab.la fornisce informazioni utili a tutti coloro che intendono avviare una vita oltreconfine. Ce ne parla Benedetta Montagnoli, product manager per Bab.la.
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    10 June 2017, 12:11 pm
  • Cervelli di Rientro
    "Il sistema accademico italiano, almeno per quanto riguarda l'area umanistico-sociale, offre possibilità scarse o nulle di carriera ai candidati non locali, cioè a quei giovani studiosi che non hanno un forte radicamento in una sede universitaria. Molti, troppi, svolgono tutta la loro carriera nella stessa sede, facendo la fila in attesa del proprio turno… come in un supermercato": è al vetriolo e lucidissima l'analisi che Daniele Santarelli, 37enne ricercatore rientrato grazie al programma per il "ritorno dei cervelli" Rita Levi Montalcini, fa del nostro sistema accademico.
    Studi alla Facoltà di Lettere di Pisa, Daniele prosegue con un dottorato a Padova. Grazie al quale avvia le sue collaborazioni con l'estero che -negli anni- lo porteranno a lavorare, fare ricerca e insegnare in atenei francesi e svizzeri. E' lui stesso a spiegare il perchè: "non appena conseguito il titolo di dottore di ricerca non ho potuto far altro che tornare a guardare all'estero, perché in Italia non c'erano oggettivamente prospettive".
    L'opportunità di ritorno si apre per lui con il bando Rita Levi Montalcini, "una delle pochissime finestre disponibili per rientrare dall'estero", come Daniele stesso lo definisce. Si candida e ce la fa. Anche se -paradosso dei paradossi- trovare un ateneo italiano disposto ad accoglierlo gratis (contratto, punti organico e fondi di ricerca sono a carico del Miur) si rivelerà un'impresa…
    Ospite della puntata è Daniele Livon, Direttore presso il Ministero dell'Università: con lui tracciamo un bilancio del programma Rita Levi Montalcini, e cerchiamo di capire quali siano le perduranti resistenze del nostro sistema accademico, nei confronti del rientro dei "cervelli" dall'estero.

    Nella rubrica " Expats " spazio all'ultima puntata stagionale de "L'Ideogramma" di Emanuela Verrecchia. Con lei restiamo nell'ambito della ricerca, ovviamente in Cina. Ma ci spostiamo sulle opportunità all'interno di quella industriale.

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    3 June 2017, 12:05 pm
  • Un anno di studio in Brasile

    "Da ormai nove mesi vivo lontano da casa, dalla mia famiglia, dai miei amici, e da tutto ciò che per 16 anni sono stato abituato a vedere e a fare": riassume così, in poche ma efficaci righe, la sua esperienza in Brasile Andrea Maselli, 17enne studente delle scuole superiori che sta vivendo un periodo di scambio in America del Sud. Oggi torniamo a esplorare le opportunità di studio in Paesi extra-UE: lo facciamo proprio con la storia di Andrea, studente di informatica, che ha deciso di partire per il Brasile, scegliendolo come possibile destinazione… solo all'ultimo. Andrea arriva in un Brasile in piena "febbre da Olimpiadi": col passare delle settimane, scopre un Paese con un sistema di istruzione molto diverso dal nostro, in particolare nel rapporto professore-studente, decisamente più informale. "Stando in Brasile ho scoperto sicuramente una nuova cultura e un nuovo modo di affrontare le situazioni", riassume Andrea, profondamente arricchito dalla nuova esperienza.
    Ospite della puntata è Beatrice Tisato, volontaria di Intercultura. Con lei cerchiamo di capire quali caratteristiche debba avere un adolescente, che intende candidarsi per mesi di studio lontano dall'Italia.
    Nella rubrica "Expats" spazio -come ogni ultimo sabato del mese- alle vostre lettere: oggi leggiamo quella di Roberta, che da Lisbona si aggancia idealmente alla storia di Andrea, per raccontarci quanto vivere all'estero permetta di scoprire il valore della diversità culturale.

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    27 May 2017, 12:11 pm
  • Storie di Talenti in Europa - Strasburgo 2017
    Puntata speciale di "Giovani Talenti", che torna - per il sesto anno - all'Europarlamento di Strasburgo, con una tavola rotonda fra giovani professionisti italiani espatriati nel cuore dell'Europa. Oggi il nostro "parterre" comprende tre giovani al lavoro sia nelle istituzioni UE, sia nel settore delle istituzioni internazionali, tra Bruxelles e Strasburgo.

    A Strasburgo "Giovani Talenti" incontra:
    –Greta Faggiani, 29 anni, vicecapo aggiunto del Gabinetto del Presidente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa;
    –Nicolò Carboni, 29 anni, assistente parlamentare al Parlamento Europeo;
    –Carmen Scirè, 33 anni, assistente parlamentare al Parlamento Europeo;
    Ospite insieme a loro, per commentare la nuova emigrazione professionale verso l'Europa, e valutare quanto l'UE rappresenti ancora un polo di attrazione per i nostri giovani talenti, il direttore dell'Ufficio a Milano dell'Europarlamento Bruno Marasà.
    20 May 2017, 11:05 am
  • Una Scienziata italiana alla Casa Bianca
    Puntata d'eccezione, oggi a "Giovani Talenti": ospitiamo Anna Grassellino, 35 anni, professoressa associata in Fisica al prestigioso Fermilab, nei pressi di Chicago. Anna avvia il suo percorso nella propria città di origine, Marsala: da lì si trasferisce a Pisa, per studiare Ingegneria. Il primo contatto con gli Stati Uniti avviene proprio al Fermilab, nel 2004, con una internship. Dopo la laurea sceglie di tornare negli USA, con un passaggio a Philadelphia per il Ph.D., prima di riapprodare in Illinois: al Fermilab entra come post-doc. Nel giro di soli cinque anni passa a ricercatrice, prima di diventare professoressa associata. Quello che rende la storia di Anna quasi unica è il conferimento, da parte della Casa Bianca, del prestigioso Pecase Award, assegnato ai migliori giovani scienziati e ingegneri al lavoro su territorio americano. Insieme ad Anna vengono premiati anche altri due italiani. Ospite della puntata è il professor Carlo Pagani, docente di Fisica all'Università degli Studi di Milano. Con lui commentiamo il percorso di Anna Grassellino, e sviluppiamo l'annoso tema della fuga dei cervelli dall'Italia. Insieme ai motivi che vi sottostanno.

    Nella rubrica " Expats " andiamo ad approfondire il tema dei giovani medici italiani in Gran Bretagna: quale il loro futuro, dopo la Brexit? Un'associazione di medici italiani Oltremanica prova ad aiutarli. Con noi Sergio Bonini, presidente dell'Italian Medical Society of Great Britain.

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    13 May 2017, 12:09 pm
  • Dal Cern all'Italia. Il Controesodo
    "Tornare in Italia significa accontentarsi di uno stipendio che non arriva nemmeno alla metà di quello percepito in Svizzera, ma ritengo che la qualità della vita italiana compensi molto bene il compromesso economico da accettare": ha le idee chiare Giovanni Bianchi, 33enne consulente informatico e startupper, rientrato in Italia dalla Svizzera, dove lavorava all'interno di uno dei centri di ricerca più importanti al mondo.
    Giovanni studia Informatica all'università: in breve, approda al Cern di Ginevra, prima con una borsa di studio, poi con un contratto da post-doc.
    Professionalmente, un'esperienza straordinaria, vista a posteriori: resta un "ma", legato alla qualità della vita in Svizzera, che Giovanni non trova così stimolante.
    Di qui la decisione, assolutamente a sorpresa: lasciare la Svizzera e rientrare in Italia, con un progetto di start-up, "Strappo". Il progetto finisce successivamente in stand-by, anche a causa della poca chiarezza legislativa nel settore di attività. Giovanni "trasloca" così ad H-Farm, uno dei più noti incubatori italiani di "start-up".
    Ospite della puntata è Alessia Marsigalia, che da due anni ci segnala, mensilmente, storie di controesodati. Con lei commentiamo la storia di Giovanni Bianchi, e allarghiamo lo sguardo alla situazione dei rientri nella Penisola dall'estero. Prosegue il flusso?

    Nella rubrica "Expats" parola ad Emanuela Verrecchia, con la sua rubrica mensile "L'Ideogramma". Oggi Emanuela ci accompagna a scoprire le opportunità per i ricercatori in Cina.

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    6 May 2017, 12:05 pm
  • In Erasmus in Grecia
    "L'Erasmus è sicuramente un'esperienza che consiglio a tutti gli studenti universitari, perché cambia profondamente il modo di ragionare di chi lo vive": riassume così Vitalia Pes, 21enne microbiologa tirocinante con borsa Erasmus+ ad Atene, la sua esperienza di studio all'estero. Vitalia ha un sogno, quando si iscrive all'università: diventare una brava ricercatrice. Per questo sceglie Biotecnologie, all'Università di Sassari.
    La prima esperienza Erasmus la vive in realtà in Spagna, a Bilbao: "questo primo Erasmus mi fece venire voglia di fare altre esperienze all'estero", ricorda ora. Per questo, pochi mesi dopo il rientro, sceglie di partecipare ad un'altra borsa del programma Erasmus+, questa volta mirata al tirocinio – "Erasmus Traineeship". La destinazione è per molti versi singolare: la Grecia, Paese in crisi, fuori dalle tradizionali rotte estere. Eppure… Vitalia scopre una nazione che ha molto da offrire e da insegnare, al di là degli stereotipi.
    Opsite della puntata è Valeria Biggi, dell'agenzia Indire. Con lei approfondiamo le opportunità di tirocinio all'estero, col programma Erasmus.

    Nella rubrica "Expats" spazio come ogni ultimo sabato del mese alle vostre lettere: oggi la storia di Elisa, che ci scrive spiegandoci perchè in Italia lei ha deciso di restare.

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    29 April 2017, 12:11 pm
  • Dall'Est all'Ovest… USA
    "Se dovessi riassumere la mia storia, mi viene da dire che è stata un tortuoso cammino all'insegna della ricerca di un ambiente aperto, multiculturale, senza pregiudizi (dove io possa anche andare in ufficio in ciabatte…), e in cui nessuno mi chieda quanti anni ho, prima di affidarmi responsabilità". Riassume così Matteo Zanella, 34enne Senior Product Manager in California, il suo percorso internazionale.
    Matteo si iscrive in Ingegneria Informatica: fin dagli anni universitari manifesta interesse verso le esperienze all'estero, con un anno di scambio alla University of California e un semestre in Erasmus a Valencia.
    Nel marzo del 2007 si laurea, dopodichè inizia a lavorare nella Penisola: la svolta arriva un paio d'anni dopo, quando decide di iniziare un MBA negli Stati Uniti.
    Con non pochi sacrifici, si sposta a New York, dove completa l'MBA: di fronte alla scelta se tornare in Italia o restare Oltreoceano, sceglie la seconda opzione – l'ambiente di lavoro della Penisola non lo attira nè convince più.
    Tre anni fa l'ultima sfida, con il trasferimento in California: prima un passaggio a Facebook, poi l'approdo al lavoro attuale, in un'azienda che -negli anni- ha visto crescere esponenzialmente.
    Ospite della puntata è il giornalista Roberto Bonzio, ideatore del progetto "Italiani di Frontiera": con lui torniamo a parlare delle ultime novità dalla Silicon Valley. Chi sono i giovani italiani innovativi che più si stanno distinguendo nel West americano? Che aria tira, soprattutto, dopo l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca?

    Nella rubrica "Expats" focus su un'iniziativa estremamente interessante, che la nostra comunità di italiani in Francia ha lanciato recentemente: il portale "ViverelavorareinFrancia", una guida pratica per i connazionali che intendono trasferirsi Oltralpe. Ce ne parla Patrizia Molteni, presidente di "Italia in Rete".

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    22 April 2017, 12:10 pm
  • Una Post-Doc a Colonia
    "Non sarebbe corretto affermare che in Italia per me non ci fossero occasioni. Lavoro da fare ce n'era, ma limitato nel tempo, frammentato in progetti molto diversi tra loro e -soprattutto- in un tempo in cui tutto è sospeso: sia per la durata della "gavetta", sia per la direzione in cui si andava": così Vera Lomazzi, 38enne post-doc a Colonia, ricorda il periodo di lavoro nella Penisola.
    Vera si iscrive tardi in università, dopo aver iniziato a lavorare non appena diplomatasi: una volta laureata, prosegue gli studi con un Dottorato in Sociologia e Metodologia della Ricerca Sociale. Il dottorato la porta a fare le prime esperienze di lavoro in Olanda e in Germania. Successivamente, parte anche per il Libano.
    Fino al 2015, quando arriva per lei il vero "salto di qualità": l'offerta di un posto in una università scozzese, ad Aberdeen. Posto che lei lascia un anno dopo, soprattutto per riavvicinarsi alla famiglia in Italia – cogliendo al volo l'opportunità di un post-doc al prestigioso Leibniz Institute di Colonia.
    Vera in realtà si candida senza troppe speranze per il posto… e invece ecco arrivare la proposta di lavoro. In Germania scopre un mondo accademico fondato sulla meritocrazia: attualmente Vera prosegue la sua vita da pendolare tra Italia (dove ha la famiglia) e Germania (dove ha il lavoro).
    Ospite della puntata è il professor Ferruccio Biolcati, docente associato di Sociologia all'Università degli Studi di Milano. Con lui ampliamo lo sguardo alle opportunità accademiche nel settore delle Scienze Sociali in Italia.
    Nella rubrica "Expats" continuiamo a restare nel "mondo radiofonico": lo facciamo parlandovi di "Radio Nuova York", emittente web che racconta gli italiani nella Grande Mela. Con noi Alberto Polo Cretara, fondatore della radio.

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    15 April 2017, 12:08 pm
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