In Europa attualmente le proprietà immobiliari logistiche rappresentano l’11% del totale;
tutto merito dell’e-commerce, che ha spinto il settore in maniera significativa soprattutto nell’ultimo decennio: si prevede che entro il 2022 il mercato delle vendite on line supererà i
mille miliardi di euro. I principali occupier logistici in Europa sono Parigi e Birmingham. Tra le città con un take up superiore ai 250 mila metri quadri vediamo Leeds, Manchester, Londra, Francoforte, Amburgo, Praga, Lione, Marsiglia, Barcellona, Madrid. E anche Milano. In Italia gli investimenti in logistica sono aumentati tra il 2016 e il 2017: l’80% è rappresentato da investimenti provenienti dagli Usa (0,59 miliardi di euro). L’immobiliare logistico in Italia è localizzato soprattutto al nord; nel 2016 il take up è stato di oltre un milione di metri quadri. Dal 2016 al 2018, secondo Bnp Paribas Re, la crescita del settore delle costruzioni italiano è
stata dell’1,2% per un valore di 66 miliardi di euro. Le vendite retail e all’ingrosso sono cresciute invece dell’1,7% (179 miliardi) e l’industria manifatturiera ha registrato un +2,1% (242 miliardi di euro).
Le possibili interazioni tra agenti immobiliari e clienti possono passare:
- per un incarico in esclusiva, nel quale il proprietario dell’immobile autorizza un agente in particolare a trattare la cessione della sua proprietà;
- per rappresentanza, in cui l’agente è pagato da un cliente che a sua volta ha delle
richieste immobiliari;
- attraverso un agente “ufficiale” che detiene uno specifico mandato per partecipare
ad una data transazione.
I costi solitamente sostenuti dai locatari di immobili per la logistica sono:
- gli affitti, calcolati in euro per metro quadro annui, iva esclusa,e pagati
trimestralmente
- Costi dei servizi/bollette
- Tasse locali sulla proprietà (Imu, Tasi, Tari ecc).
- Il leasing di immobili per la logistica
Per quanto riguarda il leasing, la legge di riferimento è la 392/78, ma non esiste un contratto standard in Italia. I contratti variano infatti tra proprietario e proprietario, al netto dei requisiti minimi di legge.
I contratti minori, con un canone sotto i 250 mila euro, durano almeno sei anni con un possibile rinnovo di altri sei anni. I contratti con canone superiore ai 250 mila euro sono regolati da una norma del 2014 che consente una negoziazione più flessibile, al di fuori della legge di riferimento. I canoni sono collegati all’indice Istat sul costo della vita, e sono aumentati annualmente sulla base almeno del 75% dell’indice. Solitamente, per completare il contratto di leasing, è richiesto un deposito di 3 o 6 mensilità a maggiore garanzia. Per recedere dal contratto occorre un preavviso di 12 mesi.
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