L'autotrasporto è un settore cruciale per l'economia nazionale. Oltre il 90% delle merci viaggia su strade ed autostrade per veicolare in ogni angolo del paese,in ogni casa, qualsiasi tipo di merce. Radio 24 racconta questo mondo in perenne movimento, di giorno come di notte, attraverso un viaggio parallelo che incrocia fatti, norme, analisi e argomenti al centro dell'attenzione del settore ma con riflessi sulla quotidianità di tutti.
Ets è il Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra ed è il principale strumento adottato da Bruxelles per raggiungere gli obiettivi di riduzione della Co2 in vari settori, quindi gradualmente anche per i trasporti.
Dal 1° gennaio è scattato per quelli marittimi e nel 2027 con l’Ets 2 riguarderà anche il trasporto di merci su strada. “Le imprese devono prepararsi, però chiediamo alla politica che questo costo debba essere trasparente per evitare che poi il consumatore finale si veda costretto a pagare più volte questo Ets quanto acquista un prodotto”, dice Alessandro Peron, segretario generale di Fiap.
Dal 15 dicembre il “Rentri”, Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, sarà pienamente operativo. Ne parliamo con Daniele Gizzi, presidente dell’Albo nazionale dei gestori ambientali.
Nella provincia di Pesaro le imprese artigiane dell’autotrasporto sono oltre il 70% del totale, record nazionale. “Per un’impresa artigiana acquistare un tir meno impattante ha un maggior costo che non è possibile ribaltare sulle tariffe, le imprese si ritrovano ad agire al buio, ricordiamoci quello che è successo con il gnl con l’aumento del prezzo del gas per la guerra in Ucraina, in attesa di capire meglio, va incentivato l’uso del biodiesel nel segno della circolarità delle materie prime”, sottolinea Riccardo Battisti, Cna-Fita Pesaro.
“Bene le aperture della Francia rispetto all’ipotesi della seconda canna, la sua realizzazione garantirebbe più sicurezza e non maggiore traffico”, dice nella nostra intervista il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin.
Era il 1944 quando un gruppo di imprenditori del trasporto merci si riunì per dare vita ad un’associazione che li rappresentasse: Anita. “Questa lunga storia conferma il valore dell’associazionismo tra le imprese tantopiù di fronte alle sfide del futuro”, sottolinea Natale Mariella, vice presidente nazionale di Anita. “Decarnizzare il pianeta è un impegno inderogabile ma l’obiettivo deve essere raggiunto garantendo la sostenibilità economica e quindi la competitività delle aziende, l’emergenza autisti si aggrava, con il nostro “Osservatorio Giovani” cerchiamo di affrontarla”, prosegue.
Codice della strada, La Commisione lavori pubblici del Senato ha respinto tutti gli emendamenti, al testo approvato a marzo dalla Camera. Erano 350. E quindi dopo il passaggio in aula ci sarà via libera definitivo alle nuove norme. Alcune delle quali riguardano direttamente o indirettamente il mondo dell’autotrasporto.
“L’emendamento sul quale contavamo di più era quello che prevedeva la detassazione delle indennità di trasferta degli autisti, per le aziende sarebbe stato un significativo alleggerimento della pressione fiscale e pure un vantaggio per i conducenti”, commenta Giuseppe Tagnochetti, Trasportounito.
A tenere banco è la questione dell’aumento delle accise che non è rientrata nella manovra di bilancio ma sarà oggetto di un decreto legislativo. Il rincaro, comunque non riguarderà gli autotrasportatori, ha rassicurato il governo.
Giovedì scorso al Ministero dei Trasporti l’incontro delle associazioni dell’autotrasporto con la capo dipartimento, Teresa Di Matteo, un incontro tecnico per affrontare le questioni rimaste sul tappeto: dai tempi di pagamento ai valori di riferimento dei costi di esercizio. Al nostro microfono il vice ministro dei Trasporti, Edoardo Rixi.
La Corte di Giustizia si è espressa sui ricorsi presentati da vari paesi, soprattutto dell’Est, contro le norme del Pacchetto Mobilità adottato dall’Unione nel 2020. Respinti tutti, tranne quella che prevede dopo otto settimane l’obbligo del rientro del tir nel paese in cui ha sede l’impresa.
Ne parliamo con Marco Di Gioia, segretario generale di Uetr, l’unione europea delle associazioni dell’autotrasporto.
A tenere banco ancora l’aumento delle accise sul gasolio. “Le rassicurazioni del ministro Giorgetti e del vice ministro Rixi sono una buona notizia, ma abbiamo chiesto di essere ascoltati, attendiamo fatti concreti, sul tappeto restano comunque altre questioni, come le soste al carico e allo scarico e ai tempi di pagamento, giusto per citarne due”, commenta Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto.
Sicurezza stradale vuol dire, chiaramente, condotte di guida responsabili ma anche strade in buone condizioni. Non di rado lo stato delle infrastrutture è la causa o comunque una concausa degli incidenti. E un indicatore per valutare la manutenzione delle strade arriva dal consumo di bitume per le asfaltature.
“Il primo semestre ha fatto registrare un significativo aumento della produzione di asfalto, la proiezione per l’anno è di 36 milioni di tonnellate, il secondo dato più alto degli ultimi 15 anni, esistono sempre grosse differenze tra autostrade e rete Anas da una parte, e strade provinciali e comunali dall’altra”, sottolinea Stefano Ravaioli, direttore di SITEB (Associazione Strade Italiane e Bitumi).
C’è preoccupazione tra le imprese di autotrasporto di fronte all’ipotesi di un aumento delle accise sul gasolio attraverso un riallineamento con quelle sulla benzina. “Se rincarano i costi del trasporto, il committente aumenterà il prezzo della merce venduta ai consumatori, quindi avrebbe un effetto sull’ economia del paese in generale”, sottolinea Sergio Lomonte, segretario nazionale di Confartigianato Trasporti. “In Italia abbiamo già il record europeo delle accise sui carburanti più alte”, aggiunge.
Con Antonello Fontanili, direttore di Uniontarsporti, il punto sul processo di digitalizzazione della logistica dopo l’entrata in vigore, il 26 settembre, della lettera di vettura elettronica.
Mancano autisti di mezzi pesanti, si aggrava l’emergenza a carico dell’intero sistema logistico. “In Italia la carenza è di 22 mila addetti, in Europa 400 mila, oggi nel nostro paese gli autisti sono circa 540 mila, il 45,8% dei quali hanno più di 50 anni, dice Massimo Masotti, presidente della Sezione Trasporti Internazionali di Anita. “L’obbligo della carta di qualificazione del conducente comporta costi e tempo per acquisirla e ciò tiene lontano i giovani dalle cabine dei tir, lo stesso fanno le lunghe attese davanti alle fabbriche, la qualità delle condizioni di lavoro, di qui la necessità di sensibilizzare la committenza”, aggiunge.
Dopo il via libera, a marzo, della Camera il testo del nuovo codice della strada ora è ora in discussione al Senato per l’approvazione finale.
Su alcune norme che riguardano l’autotrasporto sono stati presentati emendamenti. “Innalzare a 70 anni l’età massima per guidare i tir è uno strumento per far fronte alla carenza di autisti, non sussistono problemi di sicurezza”, dice Claudio Donati, segretario generale di Assotir. “No all’obbligo dell’alcolock per i conducenti di mezzi pesanti, sì alla detassazione dell’indennità di trasferta degli autisti”, aggiunge.
“Il tema legato all’idrogeno è strettamente collegato a tutta la filiera del settore, innanzitutto occorre che l’idrogeno venga ottenuto in modo sostenibile, quindi idrogeno prodotto da fonti rinnovabili o con la cattura della Co2, e poi c’è la questione, ancora molto critica, delle infrastrutture di rifornimento, oggi in Italia ne esiste solo una, a Bolzano”, dice Luigi Crema, direttore del Centro Sustainable Energy della Fondazione Bruno Kessler, e presidente di Hydrogen Europe Research (HER), la più importante organizzazione europea di ricerca nel campo dell’idrogeno.
Dopo la pausa estiva sulla rete autostradale ligure riaprono i cantieri e tornano i disagi, pesantissimi, per le imprese di autotrasporto e gli autisti. “La situazione è difficilissima, tempi di percorrenza allungati, fatturati delle aziende giù, autisti che si licenziano perché stressati dalle code, poi con la chiusura del Traforo del Monte Bianco ancora più traffico pesante tra Genova e Ventimiglia”, denuncia Antonio Marzo, presidente di Confartigianato Trasporto Imperia.
Nei primi sei mesi dell’anno si sono ribaltati 130 Tir. E nel 90% dei casi questo è successo a causa di errori nel fissaggio dei carichi, carichi talvolta neppure fissati. Con Nunzio Troncone, coordinatore di Trasportounito Lazio, cerchiamo di capire perché ciò avviene (e parliamo di incidenti che chiaramente possono avere conseguenze molto gravi per l’autista e per gli altri utenti della strada) e su chi dovrebbe ricadere la responsabilità.
In questa puntata un aggiornamento sui lavori di realizzazione di un punto di controlli per i tir lungo l’Autobrennero, notizie dall’Italia e dall’estero.
Dalle 17 del 2 settembre e fino alla stessa ora del 16 dicembre stop alla circolazione nel Traforo del Monte Bianco per l’avvio di una serie di interventi di manutenzione strutturale alla volta. “Si lavora su due tratti per complessivi 600 metri, si tratta di un cantiere test per poi valutare quali soluzioni tecniche e quali modalità di realizzazione seguire in futuro per questo tipo di interventi”, spiega l’ingegnere Riccardo Rigacci, direttore di Geie-Mtb, il raggruppamento che riunisce le due società concessionarie del tunnel.
“L’emergenza valichi non è un problema solo italiano ma coinvolge l’economia di tutta Europa”, sottolinea Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto.
Sulla situazione delle infrastrutture in generale tra interventi di manutenzione e l’esigenza di potenziare le reti, l’analisi di Gaetano Fusco, docente di Trasporti all’Università La Sapienza di Roma.
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