Ricominciodame podcast

Antonio Quaglietta

Ricomincio da me è il podcast di evoluzione personale. Un podcast dedicato a chi vuole aumentare consapevolezza e libertà per accrescere il proprio benessere. Un percorso di scoperta per conoscere meglio te stesso ed esprimere il tuo potenziale....

  • 1 hour 11 minutes
    Episodio 316 - Reincarnazione: nascere per imparare
    Questa puntata speciale e intensa approfondisce il tema della reincarnazione attraverso le parole di Enrico Ruggini, un esperto divulgatore del Cerchio Firenze 77, un gruppo di medium noto per le loro canalizzazioni spirituali. Enrico è invitato a spiegare le concezioni di reincarnazione secondo gli insegnamenti del Cerchio, evidenziando differenze rispetto alla tradizione cristiana e ad altre filosofie religiose.

    Enrico spiega che l’insegnamento del Cerchio Firenze 77 vede la reincarnazione non come una punizione o premio, ma come un processo evolutivo necessario. Ogni reincarnazione rappresenta un “gradino” nel cammino verso una maturazione spirituale più alta, in cui l’anima sperimenta diverse condizioni di vita, ruoli e circostanze per evolversi.

    A differenza di altre tradizioni, come il sistema karmico indiano che collega le azioni di una vita con le conseguenze nelle vite successive, il Cerchio Firenze 77 sottolinea che la reincarnazione è legata alla crescita e al miglioramento dell’essere. Questo approccio porta a una visione più equa dell’esistenza, in cui le disuguaglianze e le difficoltà della vita trovano un senso in un contesto più ampio e spirituale. L’obiettivo della discussione è far comprendere che la reincarnazione può essere vista come una possibilità di comprensione e accettazione della vita, senza la necessità di giudizi o punizioni.

    L’intento di Enrico è quello di aiutare il pubblico a riflettere sulla reincarnazione come parte di un percorso di crescita interiore e non come un semplice concetto religioso o dogmatico.
    8 November 2024, 1:00 pm
  • 54 minutes 16 seconds
    Episodio 315 - Meccanismi di difesa: dolore evitabile?
    Cosa sono i meccanismi di difesa? A cosa servono? E perchè ci procurano tanta sofferenza?

    I meccanismi di difesa sono programmi automatici che si attivano in modo repentino e reattivo. E ci coinvolgono a diversi livelli.
    A livello fisico, i meccanismi di difesa ci avvelenano, ci fanno male, perchè scattiamo come fossimo davanti ad un pericolo reale.
    A livello mentale, ci tolgono realtà e verità, cadiamo prede delle emozioni.
    A livello emotivo, i meccanismi di difesa riducono la gamma delle nostre emozioni alla sola rabbia e paura.
    A livello spirituale, quando scattano i meccanismi di difesa, perdiamo la nostra creatività, e restiamo isolati e limitati.

    Sostanzialmente i meccanismi di difesa ci fanno male a qualsiasi livello. Iniziare a vedere i nostri meccanismi di difesa è fondamentale per poter iniziare a lavorarci prendendocene la responsabilità. Da dove possiamo cominciare?
    Dal rintracciare cosa scatta, quando scatta e comprendere quale paura c'è dietro.

    I meccanismi di difesa sono programmi automatici che scattano in modo immediato in ogni situazione della vita e creano due circoli viziosi: uno dentro di noi e uno tra noi e gli altri, perché a livello relazionale quando siamo in difesa stiamo minando la relazione. Che relazione posso avere se sono avvelenato fisicamente, se perdo il senso di realtà e non voglio la verità, se non ho capacità di provare gioia e amore, ma solo paura e rabbia e se il comportamento è solo o quello di aggredire o quello di scappare?

    Me la posso raccontare a livello relazionale, ma poi la relazione in sé diventa falsata.

    Quanto sei consapevole dei tuoi meccanismi di difesa? Quali sono le paure che ci sono dietro?
    1 November 2024, 1:00 pm
  • 1 hour 6 minutes
    Episodio 314 - Depressione e alimentazione
    Depressione e alimentazione

    Tutte le problematiche di salute sono multifattoriali. Anche la depressione può avere differenti cause e l’alimentazione può andare ad influire su stati depressivi.

    Anche nel caso della depressione, si può utilizzare il cibo come se fosse una medicina. Ciò che conta nel caso della depressione, e più in generale, è raggiungere un buon equilibrio ormonale, lavorare sul microbiota e l'infiammazione sistemica.

    Quello che bisogna tener presente è quanto sia importante quando si è in stati depressivi, concentrarsi anche sull’alimentazione.

    Tra le cose importanti a cui prestare attenzione innanzitutto dobbiamo essere consapevoli che siamo in una società obesiogena, e c’è un problema frequente in chi inizia ad avere depressione, che è l'essere stato in diete ipocaloriche per molto tempo e nella depressione c’è mancanza di energia e se il corpo è senza energia, anche la testa gli va dietro.

    Bisogna imparare a stabilizzare alcuni ormoni come l’insulina perché, se non c’è equilibrio si destabilizza il corpo per i picchi di zuccheri, che coincidono poi con sbalzi d’umore.

    Come si può intervenire sull’alimentazione per poter acquisire un maggiore equilibrio? 
    25 October 2024, 12:00 pm
  • 38 minutes
    Episodio 313 - Come superare la depressione SECONDA PARTE
    Cosa possiamo fare per prevenire la depressione? Quali strategie possiamo mettere in atto per poter affrontare la depressione al meglio?

    Vediamo alcuni punti importanti:
    • Stile di vita sano: alimentazione, esercizio fisico, sonno adeguato. In particolare, il sonno adeguato è fondamentale; privarsi di ore di sonno ci fa stare male; va ad influire sull’umore, sulle capacità di reagire, sulla gestione dello stress e della memoria, delle emozioni.
    • Tecniche di rilassamento, mindfulness e meditazione: anche queste tecniche possono influire in modo positivo nella nostra vita in modo da prevenire stati depressivi.
    • Coltivare relazioni sociali e intime: la mancanza di relazioni intime molto spesso porta a stati depressivi; non si tratta di relazioni sessuali; l’intimità è la capacità di creare un ambiente in cui ci sentiamo liberi di essere noi stessi, in cui possiamo sentirci liberi, in cui togliamo le maschere. Come? Mantenere contatti continui e regolari con amici e familiari; sviluppare relazioni intime significative.
    • Hobby e attività gratificanti: dedicare tempo a passioni e interessi personali ed esplorare nuove attività.

    Ma come si affronta la depressione? 
    A seconda del livello di gravità vi sono delle strategie che possono aiutarci ad affrontare la depressione. 
    • Per la depressione lieve, possiamo innanzitutto introdurre cambiamenti nello stile di vita; chiedere un supporto psicologico e sociale.
    • Per la depressione moderata è necessario affrontare una terapia psicologica che può anche prevedere l’uso di farmaci e che richiede anche la partecipazione a gruppi di supporto.
    • Per le forme gravi è necessario un trattamento integrato di farmaci e terapia in un rapporto terapeutico continuo e imparare a gestire le crisi.
    18 October 2024, 12:05 pm
  • 17 minutes 58 seconds
    Episodio 312: Come superare la depressione - PRIMA PARTE
    Cosa possiamo fare per prevenire la depressione? Quali strategie possiamo mettere in atto per poter affrontare la depressione al meglio?

    Vediamo alcuni punti importanti:

    • Stile di vita sano: alimentazione, esercizio fisico, sonno adeguato. In particolare, il sonno adeguato è fondamentale; privarsi di ore di sonno ci fa stare male; va ad influire sull’umore, sulle capacità di reagire, sulla gestione dello stress e della memoria, delle emozioni.

    • Tecniche di rilassamento, mindfulness e meditazione: anche queste tecniche possono influire in modo positivo nella nostra vita in modo da prevenire stati depressivi.

    • Coltivare relazioni sociali e intime: la mancanza di relazioni intime molto spesso porta a stati depressivi; non si tratta di relazioni sessuali; l’intimità è la capacità di creare un ambiente in cui ci sentiamo liberi di essere noi stessi, in cui possiamo sentirci liberi, in cui togliamo le maschere. Come? Mantenere contatti continui e regolari con amici e familiari; sviluppare relazioni intime significative.

    • Hobby e attività gratificanti: dedicare tempo a passioni e interessi personali ed esplorare nuove attività.

    Ma come si affronta la depressione? 
    A seconda del livello di gravità vi sono delle strategie che possono aiutarci ad affrontare la depressione. 

    • Per la depressione lieve, possiamo innanzitutto introdurre cambiamenti nello stile di vita; chiedere un supporto psicologico e sociale.
    • Per la depressione moderata è necessario affrontare una terapia psicologica che può anche prevedere l’uso di farmaci e che richiede anche la partecipazione a gruppi di supporto.
    • Per le forme gravi è necessario un trattamento integrato di farmaci e terapia in un rapporto terapeutico continuo e imparare a gestire le crisi.
    18 October 2024, 12:00 pm
  • 51 minutes 58 seconds
    Episodio 311 - Conoscere la depressione: livelli e sintomi
    Quando parliamo di depressione possiamo distinguerla e suddividerla in diversi livelli.

    • Livello lieve: questo livello è caratterizzato da umore triste persistente, perdita di interesse e live perdita del sonno.

    • Distimia: stato depressivo cronico, simile ad una depressione lieve che però dura più tempo ed è caratterizzato da bassa autostima e irritabilità.

    • Depressione moderata: gli stessi sintomi della lieve diventano più insistenti e si ha in aggiunta una riduzione dell’attività sociale; inoltre iniziano problemi di concentrazione

    • Depressione maggiore: a questo livello si aggiunge sentimenti di inutilità, pensieri suicidari.

    • Depressione grave con sintomi psicotici: a questo livello si aggiungono allucinazioni e deliri.

    Ogni sintomo è una forma di comunicazione della nostra mente. Ogni sintomo è un messaggio.

    Cosa vuole dirci la depressione?
    Ci parla di squilibri e bisogni repressi o insoddisfatti per lungo tempo, di cui non riusciamo a trovare la causa. Spesso la depressione ci parla di una fatica inutile che abbiamo fatto per reprimere i nostri bisogni.
    In qualche modo il corpo reagisce a questo silenziamento rispetto ai nostri bisogni, attraverso i sintomi. E questi si manifestano in seguito a stress cronico, traumi non elaborati, bisogni relazionali insoddisfatti, squilibri biochimici, necessità di cambiamento, richiesta di autocompassione, esaurimento creativo.

    Quindi il primo passo fondamentale è proprio dare ascolto a questi sintomi per imparare a conoscerci e riconoscere come stiamo davvero e di cosa abbiamo davvero bisogno.
    11 October 2024, 12:00 pm
  • 19 minutes 12 seconds
    Episodio 310: 4 miti sulla FELICITA sfatati dalla SCIENZA
    Quando parliamo di felicità siamo certi di parlare di un argomento importante per tutti: chi è che non vuole essere felice?

    Però per poter essere felici occorre capire cosa è la felicità e provare a superare alcuni miti sulla felicità.

    La felicità non è una meta finale, ma un viaggio. Uno studio di Harvard dimostra che la felicità dipende principalmente dalle relazioni significative che manteniamo nella vita.

    La felicità non è uguale per tutti. Uno studio dell'Università della California mostra che è molto personale e unica per ciascuno.

    Qui è necessario comprendere che esistono due tipi di felicità: quella illusoria (legata a condizioni esterne) e quella interiore (più autentica e duratura). 

    La ricerca ossessiva della felicità può essere controproducente. Uno studio del Journal of Happiness Studies dimostra che chi cerca ossessivamente la felicità spesso prova meno soddisfazione.

    La felicità non è uno stato costante o eterno. È un'abilità da coltivare per affrontare al meglio i diversi momenti della vita.

    Il "segreto" è la pratica della gratitudine, che è importante per apprezzare ciò che si ha nel presente. Inoltre è fondamentale imparare a osservare e essere presenti nel momento, vivendo il presente per come è.
    4 October 2024, 2:00 pm
  • 1 hour 4 minutes
    Episodio 309: Depressione tra verità e miti
    In questo video proveremo a sfatare alcuni miti che ci sono intorno alla depressione.
    Ma cosa è la depressione?

    Innanzitutto occorre partire dal fatto che ognuno di noi ha una parte depressiva: quello che poi diventa un grave disturbo è l’amplificazione di un tratto che ognuno di noi ha. Diventa disturbo quando diventa pervasiva e impedisce il normale svolgimento della vita.

    La parte depressiva è quella parte che ci spinge al ritiro sociale; ci spinge all’autocritica e al senso di inadeguatezza, a provare rabbia verso se stessi. Altri sintomi a cui prestare attenzione sono la lamentela e la mancanza di speranza.

    Ci sono però dei miti sulla depressione da sfatare. Vediamone alcuni.

    Primo mito: la depressione è solo tristezza.
    La depressione non è solo tristezza. È come una nebbia che piano piano ci avvolge, che si manifesta nella perdita di interessi ed interesse per ciò che ci circonda.

    Secondo mito: la depressione è un segno di debolezza.
    In realtà non ha nulla a che vedere con la forza di volontà e quindi non è un segno di debolezza perché non dipende solo da noi. 

    Terzo mito: se hai una buona vita non puoi essere depresso!
    Questo non è vero. 

    Quarto mito: la depressione passa da sola.
    Bisogna chiedere aiuto quando ci rendiamo conto di averne bisogno. 

    Quinto mito: i farmaci cambiano la personalità.
    Non è vero neanche questo.

    Sesto mito: parlare della depressione la peggiora.
    Non è vero: spesso crediamo che parlarne non serve a nulla.

    Settimo mito: colpisce solo gli adulti.
    Non è vero, poiché sta aumentando anche nei più giovani.

    Ottavo mito: la depressione è sempre causata da un evento esterno.
    Non è detto, poiché può essere espressione anche di altri elementi.

    Nono mito: se sei depresso devi solo tirarti su.
    Non funziona proprio così. Spesso da soli non riusciamo a superare i nostri momenti depressivi.

    Decimo mito: la depressione è permanente. 
    Non è così: dalla depressione si esce con successo. È necessario trovare il modo giusto per noi.
    4 October 2024, 12:00 pm
  • 36 minutes 53 seconds
    Episodio 308 - Amore o bisogno?
    Quando mi manca qualcosa, cosa vado a cercare? L' esatta forma che mi completa! 

    Sento un vuoto dentro di me e vado a cercare l'esatta forma che mi completa e credo che queste siano relazioni nutrienti; addirittura, in slanci di umanità incredibile inizio a chiamarlo amore questo.

    Non parlo solo di coppia, può trattarsi anche di amicizia.

    Quindi, bisogno, soddisfazione di quel bisogno e credo di amare quella persona e qui c'è una confusione di termini incredibile, perché quella è la soddisfazione di un bisogno carenziale: ho avuto una carenza nella mia infanzia e cerco la persona che riempia questo mio vuoto.
    20 September 2024, 12:00 pm
  • 16 minutes 22 seconds
    Episodio 307 - E' amore? 5 passi per riconoscere l'amore
    In questa nuova puntata di "Sentieri d'Amore," la rubrica dedicata alle relazioni affettive, si affronta la domanda sempre più pressante: perché le coppie durano sempre meno?

    Quali possono essere le cause del fatto che le coppie durano sempre meno?

    Il punto di partenza è imparare a distinguere tra infatuazione e amore.

    I fattori chiave per distinguere i due sono la durata, la profondità, l'accettazione, lo sforzo e il sacrificio e l'indipendenza.

    Si sottolinea l'importanza di comprendere l'indipendenza come elemento fondamentale, nonostante il mito della dipendenza emotiva.

    Se valutiamo questi parametri possiamo comprendere cosa non funziona o non ha funzionato nelle nostre coppie e possiamo seriamente riflettere sulle nostre relazioni e utilizzare queste informazioni per la crescita personale anziché giudicare gli altri.

    E tu, hai mai scambiato l'infatuazione amore?
    6 September 2024, 12:00 pm
  • 56 minutes 33 seconds
    Episodio 306 - Relazioni: cosa rende una relazione nutriente o velenosa?
    Che cos'è una relazione?

    Per poter comprendere il senso ed il significato delle relazioni, bisogna partire da cosa relazione significa per ognuno di noi.

    Infatti ognuno attribuisce un significato diverso al termine relazione. Se per relazione io intendo conflitto e se chi mi sta di fronte intende comunione, non solo sarà difficile essere in relazione, ma anche semplicemente parlarsi.

    Relazione, in generale, vuol dire essere connessi, tant'è vero che tutto è in relazione, perché in qualche modo, a qualche livello siamo tutti connessi.

    Nella nostra vita, sperimentiamo sia ottime relazioni che pessime relazioni.

    Per iniziare a costruire delle relazioni armoniche, vere e sane, occorre partire dalla relazione fondamentale con noi stessi.

    Che vuol dire avere una relazione con se stessi? Se io sono uno, con chi devo essere in relazione?

    In realtà, noi siamo fatti da parti, che sono in relazione tra di loro.
    Al nostro interno possiamo riconoscere tre macro-sistemi che possiamo definire sè superiore, sè inferiore e maschera.

    Questi sistemi sono fatti da ulteriori parti e sono in relazione tra loro. Quando entriamo in relazione con gli altri, entrano in gioco una serie di meccanismi, che determinano il tipo di relazione che noi instauriamo con l'altro.

    E queste relazioni possono essere nutrienti o possono essere velenose. Tutti, in realtà, sperimentiamo entrambe i tipi di relazione.

    E tu, che tipo di relazioni coltivi?
    30 August 2024, 12:00 pm
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