Voci dipinte

RSI - Radiotelevisione svizzera

L'obiettivo del programma è il dibattito continuo sul mondo dell’arte. Le puntate si articolano attorno a una parola chiave (oggetti, luoghi, persone)  che permetta di  affrontare trasversalmente la storia dell’arte partendo dall’attualità. Alcune rubriche si inseriscono nel programma: "La mostra della settimana", "Ritratto d’artista", "I quadri da vedere prima di morire".

  • 55 minutes 59 seconds
    Il segreto è la luce

    «È in piedi davanti al cavalletto, sul colle di Obino: ventotto anni, ciuffo ribelle sulla fronte. Alza lo sguardo al paesaggio, lo avvicina alla tela, intinge il pennello nella tavolozza che tiene con la sinistra. Ha l’occhio d’aquila, non gli sfugge niente dall’alto del poggio. Si chiama Albert Müller».

    È l’incipit dei ragazzi di Obino, il primo dei racconti dell’ultimo libro di Alberto Nessi, dal titolo In cerca della luce, storie di artisti venuti in Ticino, edizioni Casagrande. Abbiamo incontrato il poeta e scrittore nella sua casa in Valle di Muggio per parlare della luce che inseguivano quei pittori nordici che si erano rifugiati e trasferiti a sud della Alpi nella prima metà del Novecento.

    Ci sono i pittori basilesi del Rot-Blau che stravolgono la dolcezza dei paesaggi del Mendrisiotto, ci sono le vite tragiche di Jean Corty e di Robert Schürch; c’è anche l’esule russa Marianne Werefkin e tanti altri. Tutti consumati da una ricerca artistica che li porta, in alcuni casi, a sacrificare la propria vita, o a vivere ai margini di una società troppo conformista.

    Storie di perdita, a volte illuminate dalla luce dell’amicizia, dell’amore e dell’arte.

    Per la mostra della settimana vi portiamo a Palazzo Reali di Lugano, che sta per riaprire dopo la chiusura per lavori di ristrutturazione: la sede del Masi nel centro di Lugano propone un percorso sull’autoritratto con opere dalla collezione. La nostra guida attraverso le sale ancora in allestimento è la curatrice, Cristina Sonderegger.

    21 December 2025, 9:35 am
  • 1 hour 55 seconds
    “L’uomo dietro ai tagli”

    È certamente uno degli artisti più iconici del Novecento e i suoi celebri tagli sono tra le opere più riconoscibili anche dal pubblico meno avvezzo a frequentare l’arte contemporanea.

    A Lucio Fontana classe 1899 nato a Rosario in Argentina da famiglia italiana, è dedicato il saggio di Paolo Campiglio Lucio Fontana. La possibilità di un oltre (Johan&Levi). Un volume che ne ricostruisce per la prima volta l’intera biografia spaziando tra le due patrie di Fontana e affrontandone la produzione in modo interdisciplinare.

    Fontana è protagonista anche di una mostra attualmente in corso alla fondazione Peggy Guggenheim di Venezia e da questa esposizione che è interamente dedicata ai suoi lavori in ceramica prenderemo il via insieme alla curatrice Sharon Hecker per mettere a fuoco con l’autore della biografia Paolo Campiglio, la figura di questo artista la cui vita si interseca in modo indissolubile con l’arte.

    Per la mostra della settimana ci occupiamo di “Path of Totality” personale dell’artista italo-tunisina Monia Ben Hamouda in programma al Museo Casa Rusca di Locarno fino all’11 gennaio 2026.

    14 December 2025, 9:35 am
  • 55 minutes 29 seconds
    La versione di Meret

    “Non so più se agivo bene o male. Mi sentivo perseguitata. Non ero più sicura di niente. Mettevo in discussione tutto quello che avevo fatto e che facevo. (…) E poi nell’ottobre del 1954, la crisi terminò da un minuto all’altro, senza motivi esterni. Ora so che quella crisi era necessaria, era la base della mia crescita futura”.

    È un passaggio tratto dall’autobiografia di Meret Oppenheim – appena pubblicata dalle edizioni Casagrande in traduzione italiana: un testo incompleto e mai pubblicato, eppure il testo autobiografico più completo redatto dall’artista nell’ultima fase della sua vita, trascorsa a seguire la propria vocazione, sfidando convenzioni sociali e radicati pregiudizi. Un racconto sintetico, controllato, quasi distaccato dei momenti salienti del suo percorso artistico e personale; dalle sessioni delle famose fotografie per Man Ray, alla separazione da Max Ernst alla genesi di opere iconiche come Colazione in pelliccia. Un racconto sorprendente che fornisce una chiave ulteriore per accedere alla sua opera multiforme e il suo pensiero. Voci dipinte a colloquio con la storica dell’arte Martina Corgnati.

    Per la mostra della settimana Lou Lepori ci porta alla scoperta dell’art déco, laddove tutto è cominciato, esattamente cento anni fa al Musée des arts décoratifs d Parigi.

    7 December 2025, 9:35 am
  • 56 minutes 58 seconds
    Il potere dell’Arte

    La relazione tra arte e politica ha ovviamente assunto nei secoli forme e sfumature diverse. In alcuni casi il legame è stato diretto e ha visto artisti assumere anche un ruolo politico, come per esempio con Jacques Louis David a cui il Louvre di Parigi dedica in queste settimane, in occasione del bicentenario dalla morte, una grande mostra retrospettiva.

    In altri momenti il potere politico ha cercato un suo stile per promuoversi richiamandosi a capitoli considerati magistrali della storia dell’arte, come è accaduto in Italia durante il ventennio fascista che scelse di ispirarsi a un’arte antica idealizzata.

    Linguaggi ed estetiche diverse che si accompagnano forse anche a motivazioni diverse, e di conseguenza, per usare un termine più politico che artistico, a strategie diverse adottate sia dagli artisti che da chi li sostiene.

    Per riflettere su questi temi Voci dipinte ha invitato lo storico dell’arte Michele Dantini autore di numerosi saggi tra i quali figura anche Arte e politica in Italia. Tra fascismo e Repubblica, Donzelli 2018.

    30 November 2025, 9:35 am
  • 58 minutes 12 seconds
    Pellizza da Volpedo: oltre il Quarto Stato

    «Voglio presentare le cose rappresentate nel loro essere più grande, più solenne, più tipico e migliore…»: così scriveva il pittore Giuseppe Pellizza a Matteo Olivero nel 1894.

    All’autore dell’opera capitale il Quarto Stato la Galleria d’arte moderna di Milano dedica in queste settimane una mostra con un allestimento che intende documentare la concezione artistica e l’evoluzione della tecnica pittorica di questo artista nato a Volpedo nel 1868, dal Realismo fino alla svolta divisionista e simbolista. Pellizza da Volpedo infatti non è soltanto un artista intellettuale, interessato ai problemi della società contemporanea, ma anche un grande pittore. Nei suoi dipinti non racconta soltanto i diritti dei lavoratori di quella campagna in cui ha vissuto quasi tutta la vita, ma anche la glorificazione della Natura e il racconto di temi universali raccontati attraverso l’uso sorprendente della luce.

    A Voci dipinte una puntata monografica in cui sono ospiti: Paola Zatti, conservatore responsabile della Galleria d’Arte Moderna di Milano, e la storica dell’arte Aurora Scotti.

    23 November 2025, 9:35 am
  • 56 minutes 29 seconds
    Archisatire

    «Il museo è una delle mostruosità più raggianti di Frank Lloyd Wright […] All’esterno sembra una palla di fango […] Questa specie di alveare non è adatto a nessun luogo di New York […] Beh, eccolo, un edificio che dovrebbe essere messo in un museo per mostrare quanto è folle il ventesimo secolo.» Così il “New York Mirror” salutava, nel 1959, l’inaugurazione del Guggenheim di New York progettato da Frank Lloyd Wright. Un commento, senza dubbio sarcastico, che illustra bene quanto la satira possa diventare uno strumento di critica, di riflessione, persino di comprensione dell’architettura, della sua storia e del suo impatto sulla società.

    Proprio questa chiave di lettura inedita sta al centro di ARCHISATIRE. Una controstoria dell’architettura mostra curata da Gabriele Neri in collaborazione con la Biblioteca dell’Accademia di architettura e allestita al Teatro dell’architettura di Mendrisio dal 14 novembre 2025 al 29 marzo 2026. Cosa ci raccontano le caricature, le vignette e i filmati esposti? Quali nuovi aspetti ci aiutano a scoprire?

    Ospite: Gabriele Neri, Professore associato di storia dell’architettura al Politecnico di Torino e docente all’Accademia di architettura di Mendrisio. Autore di libri come Caricature architettoniche: satira e critica del progetto moderno (Quodlibet, 2015) e Alan Dunn - The Cartoonist as Architectural Critic in uscita nel 2026 (The MIT Press).

    L’inserto della settimana ci porta, infine, al Kunstmuseum di Basilea dove fino all’8 marzo 2026 è aperta la mostra Fantasmi: sulle tracce del soprannaturale. Emanuela Burgazzoli ne ha parlato con la curatrice Eva Reifert e la storica dell’arte inglese Susan Owen.

    16 November 2025, 9:35 am
  • 56 minutes 43 seconds
    A che serve un museo?

    ®

    Il solo annuncio della possibile chiusura del museo Van Gogh di Amsterdam ha provocato a fine agosto un certo subbuglio sulla stampa. Si sono susseguiti dibattiti e approfondimenti su quanto l’overtourism d’arte possa danneggiare capolavori artistici e su come tutelarli garantendo allo stesso tempo la loro accessibilità sia un’importante questione di politica culturale.

    Accanto alle code per farsi un selfie davanti alla Gioconda, c’è un’altra realtà che è quella fatta di musei ricchi di opere importanti ma meno note, le cui sale sono perlopiù deserte. Ma come riempirle senza cadere nella trappola di un marketing culturale in cui il numero di biglietti venduti conta più della qualità dei progetti espositivi proposti?

    Ne parliamo con l’art advisor Marco Riccomini e con Antonio D’Amico, direttore del museo Bagatti Valsecchi prestigiosa casa museo milanese che proprio sotto la direzione di D’Amico sta vivendo un grande rilancio e un grande successo sia commerciale che culturale.

     
    L’inserto della settimana ci porta dentro gli spazi della Collezione Olgiati, dove è in corso la mostra “Prampolini Burri. Della Materia” (21.09.25 – 11.01.2026) , allestita da Mario Botta e curata da Gabriella Belli e Bruno Corà. Cristiana Coletti l’ha visitata insieme ai curatori.

    Prima emissione: 28 settembre 2025.

    9 November 2025, 9:35 am
  • 54 minutes 38 seconds
    Inventare l’immagine: Picasso e Raetz incisori

    ®

    In occasione della doppia esposizione dedicata alla produzione grafica di Pablo Picasso e di Markus Raetz Voci dipinte trasmette una puntata speciale in diretta dal Museo d’arte di Mendrisio. Due percorsi espositivi complementari che documentano la passione per la stampa d’arte di due artisti del Novecento molto diversi per generazione, stile e poetica, ma che si sono distinti per la loro sperimentazione calcografica e la capacità di innovare le varie tecniche incisorie.

    Di Picasso sono state riunite ben 150 opere che provengono dall’importante fondo donato dal collezionista svizzero Georges Bloch alla Fondazione Gottfried Keller agli inizi degli anni Settanta. Di Markus Raetz sono esposte oltre 80 incisioni – molte delle quali inedite –, che documentano un capitolo della sua produzione: l’opera incisa con la tecnica del bulino.

    Insieme alle co-curatrici della mostra, Barbara Paltenghi Malacrida e Francesca Bernasconi vi racconteremo le opere in mostra e le storie che racchiudono.

    Prima emissione: 05 ottobre 2025.

    2 November 2025, 9:35 am
  • 55 minutes 38 seconds
    Arte e desiderio di giustizia

    «In principio era la bilancia, o così almeno prende forma, nell’immaginario collettivo, l’idea della giustizia, quando è disincarnata da un evento reale. (…)» scrive Giovanna Brambilla in Dritto e rovescio – venti storie di arte e giustizia Vita e Pensiero (2025), il libro che sta al centro della puntata di Voci Dipinte.

    Come si è trasformata, nei secoli, l’immagine della bilancia e come è cambiato il senso della giustizia nel rapporto che con esso hanno intessuto gli artisti dall’antichità sino ai giorni nostri?

    Ospite: Giovanna Brambilla, storica dell’arte, esperta in educazione e mediazione del patrimonio culturale, docente del Master “Economia e Management dei Beni Culturali”, della Business School de Il Sole24Ore.

    L’inserto della settimana ci porta, infine, a Rancate, negli spazi della Pinacoteca Giovanni Züst dove è in corso la mostra “Accessori di classe Complementi di moda tra uso quotidiano e identità sociale 1830-1930”. Emanuela Burgazzoli ne ha parlato con la curatrice Elisabetta Chiodini.

    26 October 2025, 9:35 am
  • 51 minutes 50 seconds
    Casa Carona: la libertà di sperimentare

    «Carona non fu una scuola né un movimento, ma una costellazione di vite creative che trovarono un terreno comune nel desiderio di reinventare i modi di fare arte e abitare il mondo» scrive Tobia Bezzola nella presentazione della mostra in corso al MASI e dedicata a quella costellazione e in particolare alla figura e all’opera di David Weiss, artista zurighese tra i più significativi della sua generazione, che nel 1979 insieme a Peter Fischli fonda il celebre duo Fischli/Weiss conosciuto per i suoi lavori che indagano con ironia i limiti del quotidiano e dell’assurdo.

    David Weiss vive a Carona tra il 1968 e il 1978, trovandosi al centro di una vivace comunità di artisti e scrittori che in quegli anni avevano trovato un rifugio e un luogo dove poter sperimentare in libertà nuove pratiche artistiche e nuove modalità creative. Per la prima volta questa storia è stata ricostruita attraverso un attento lavoro di ricerca e documentazione.

     Fra pochissimo ne parliamo con Virginia Marano, che ha co-curato l’esposizione insieme a Tobia Bezzola.

    Per la mostra della settimana andiamo a Basilea, dove la Fondazione Beyeler dedica la prima retrospettiva all’artista giapponese Yayoi Kusama. Un universo colorato e gioioso che ci racconta la curatrice intervistata da Lou Lepori.

    19 October 2025, 8:35 am
  • 55 minutes 3 seconds
    Nuove prospettive per l’architettura

    «L’idea di standard – l’utente bianco, maschio, abile e di classe media – è nata attraverso determinati modi di conoscere e misurare i corpi. Questa figura si è fatta strada nel design attraverso manuali e programmi di studio». (Aimi Hamraie, intervista di Chiara Alessi, Architettura e inclusività, “Il Giornale dell’Architettura”)

    Se per molto tempo l’architettura ha avuto come unico riferimento un “utente tipo”, un “corpo standard”, oggi sempre più designer, architetti, attivisti, chiedono di ampliare lo sguardo, di includere corpi, esperienze e sensibilità diverse, riconoscendo che ogni spazio può e deve diventare un luogo di partecipazione, non di esclusione.

    Proprio questo tema, così attuale e urgente, sta al centro della puntata di Voci Dipinte. Lo spunto ce lo offre il recente speciale pubblicato dal Giornale dell’Architettura “Architettura e inclusività”.

    Ospiti:

    Anna Bernardi, Docente e ricercatrice di storia e teoria dell’arte e dell’architettura (ISA) presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio.

    Sergio Bettini, Architetto e docente di Storia dell’Architettura e di Restauro presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio.

    L’inserto della settimana ci porta al Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, dove è in corso la mostra “Looking for Lissitzky”. Ne parla la direttrice del museo Carole Haensler.

    12 October 2025, 8:35 am
  • More Episodes? Get the App